Continua a tenere banco l'argomento più che mai di attualità della riforma Pensioni 2017 e in particolar modo la questione legata alle pensioni anticipate. Dopo la richiesta scritta da parte dei sindacati al Governo di ripartire subito con la Fase 2, ci vogliamo focalizzare sulla parte in cui vengono sottolineate le criticità di Ape social e Quota 41 per quanto riguarda i lavoratori precoci. Già, perché Cgil, Cisl e Uil vorrebbero avere un incontro urgente per poter migliorare le procedure e ottenere un chiarimento che posso sanare i limiti che i due strumenti presentano ancora nonostante l'avvio da più di una settimana.

Pensioni anticipate: i problemi da risolvere al più presto secondo i sindacati

All'interno della lettera proposta dai sindacati per quanto concerne le pensioni anticipate tramite Ape social e per i lavoratori precoci tramite Quota 41 si legge che, dopo la pubblicazione dei decreti attuativi e delle circolari da parte dell'Inps, si sono messe in luce alcune criticità che già erano state fatte presenti e che rischiano di non consentire a molti lavoratori di accedere ai due strumenti. Già nei giorni scorsi, infatti, abbiamo sottolineato come circa la metà delle domande presentate fino a questo momento sono a rischio rinvio.

Quota 41 per i precoci e Ape social: questione mansioni gravose

La prima criticità sarebbe quelle sui lavori gravosi: i lavoratori, infatti, per poter fare domanda devono prima presentare un documento redatto dal datore di lavoro che attesti tali attività.

Va da sé che si possono verificare ritardi che, a questo punto, sono provocati da terzi, in questo caso dai datori. Ecco perché secondo i sindacati questo "non deve comportare la compressione o l'impedimento dell'esercizio del diritto del lavoratore". La richiesta sarebbe quella di modificare le procedure mostrate dall'Inps nelle circolari per consentire una posticipazione della presentazione di questi documenti anche dopo la presentazione della domanda per Ape social o Quota 41.

Bisogna spostare attenzione anche su quei datori di lavoro che non siano più rintracciabili, ad esempio nel caso in cui questi abbiano dichiarato fallimento o concluso l'attività. Un'altra richiesta dei sindacati, quindi, sarebbe quella di dare la possibilità eventualmente di autocertificare la mansione svolta da parte del lavoratore stesso in modo da velocizzare i tempi.

Pensioni anticipate, le altre criticità

Altre criticità sono la mancanza di specificità per Ape social e Quota 41 per il comparto scuola, così come la questione legata al requisito contributivo dei 30 o 36 anni necessari per accedere alle pensioni anticipate tramite la prima formula. Per quanto concerne la seconda, invece, è problematica la questione legata all'incumulabilità con i redditi da lavoro: per i sindacati occorrerebbe precisare che "l’incumulabilità della pensione con i redditi da lavoro cessa in ogni caso al raggiungimento dell’età pensionabile".

Insomma, questioni tutte da seguire ancora attentamente. Per rimanere sempre aggiornati sull'argomento della riforma pensioni 2017 e in particolare su pensioni anticipate e sul mondo del lavoro è possibile cliccare sul tasto "Segui" presente in alto accanto al nome dell'autore di questo articolo.