Importanti novità in arrivo per circa 25 mila lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del compimento del 19 esimo anno di età anagrafica e che si accingono a presentare domanda di accesso al meccanismo di Quota 41. In un clima d'attesa per la pubblicazione dei decreti attuativi sull'Ape Sociale e sull'uscita anticipata per i precoci, infatti, l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale avrebbe già reso nota la prima informativa sui requisiti e le modalità d'accesso al beneficio.
Pronta la prima informativa dell'Inps
La guida informativa messa a disposizione dall'Ente di previdenza, farebbe più chiarezza sui requisiti che dovranno possedere i lavoratori precoci che, entro il 15 luglio, faranno domanda per fruire dell'uscita anticipata anche se c'è il concreto rischio che molti lavoratori non potranno accedere alla misura a causa dell'esaurimento dei fondi.
L'Inps, infatti, spiega che, per il 2017, sono stati stanziati circa 360 milioni di euro mentre altri 550 milioni sarebbero stati messi a disposizione per il 2018. Circa 570 milioni, invece, per il 2019 e infine, per il 2020 saranno disponibili circa 590 milioni di euro. Cifre che potrebbero rivelarsi comunque insufficienti a soddisfare le esigenze di tutti i lavoratori.
L'Inps, inoltre, avvisa che potranno accedere al meccanismo di Quota 41 solo i lavoratori rimasti privi di un lavoro a seguito di licenziamenti che hanno esaurito l'intera durata degli ammortizzatori sociali, gli invalidi al 74 %, gli addetti alle mansioni usuranti e i cosiddetti caregivers a condizione di aver iniziato a lavorare almeno 12 mesi prima del compimento del 19esimo anno di età anagrafica.
Stando ai profili individuati dalla Legge di Stabilità rientrano nelle mansioni usuranti i conduttori di gru, i conciatori di pellicce, i conduttori di mezzi pesanti, i lavoratori organizzati in turni notturni, gli insegnati di scuole d'infanzia e nidi, gli operatori ecologici, i facchini, gli addetti al trasporto di merci e persone e i conduttori di convoglio ferroviari.
I precoci a rischio penalizzazione, parla Camusso
A preoccupare, però, sono le ultime dichiarazioni del segretario generale della Cgil Susanna Camusso secondo la quale i lavoratori precoci potrebbero essere a rischio nel caso in cui finirebbe anticipatamente la legislatura visto che potrebbero essere compromessi i lavori per la prossima manovra e potrebbe aprire nuove discussioni sulla riforma delle Pensioni penalizzando gran parte dei precoci che attendono il pensionamento.