Ancora dibattito acceso sulla riforma Pensioni. Dopo le prime novità della fase 1 entrate in vigore (Ape social e Quota 41 per cui si sta registrando boom di domande come certificato anche oggi dall'Inps), e in attesa dell'attivazione dell'Anticipo pensionistico volontario, i sindacati incalzano il Governo Gentiloni sulla prosecuzione del confronto per la fase 2 della riforma pensioni per dare attuazione alle misure previste nel verbale d'intesa sottoscritto dal Governo Renzi e dalle organizzazioni sindacali al termine del tavolo coordinato dall'ex sottosegretario alla presidenza del consiglio Tommaso Nannicini.
Pensioni, Cgil: su Ape Sociale e Quota 41 precoci quadro preoccupante
"La fase 2 - ha dichiarato oggi il segretario generale della Cgil a proposito del confronto con l'esecutivo sulla questione previdenziale - non è mai decollata". Susanna Camusso ha ricordato che sulla riforma pensioni, in sintonia con le altre organizzazioni sindacali in particolare Uil e Cisl, ha più volte sollecitato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti al fine "di avviare finalmente la discussione. Abbiamo l'urgenza - ha sottolineato il leader del sindacato rosso - che questa discussione si riavvii". A preoccupare i sindacati gli effetti devastanti della legge Fornero che ancora continuano a registrarsi, come l'ulteriore innalzamento dell'età pensionabile legata alle aspettative di vita.
"Leggiamo di intenzioni del Mef - ha spiegato Susanna Camusso - di dare via agli automatismi della legge Fornero sull'aumento dell'età pensionabile, che invece per noi - ha sottolineato promettendo battaglia - non sono scontati".
Previdenza, Camusso: ora fase due della riforma, l'età non aumenti
Il sindacato rosso propone delle modifiche alla norma "per evitare l'aumento dell'età pensionabile, soprattutto - ha sottolineato la Camusso - in modo indiscriminato".
Intanto, mentre si resta in attesa del decreto attuativo dell'Anticipo pensionistico volontario, sale di ora in ora il numero delle domande già presentate per l'Ape sociale e la Quota 41 precoci: si registrano file nei patronati patronati e cresce l'angoscia, secondo il quadro descritto dal leader della Cgil. "Dai patronati - ha detto la Camusso oggi a margine di un seminario sui fondi pensione - arrivano notizie di file infinite.
C'è la richiesta - ha aggiunto - di molta documentazione".
Inps : al 22 giugno oltre 22mila le domande per Quota 41 e Ape social
"Un quadro - ha sottolineato il leader della Cgil - assolutamente preoccupante". Risultano presentate complessivamente, secondo i dati diffusi dall'Inps,, al 22 giugno, ben 22.081 richieste di pensionamento con la Quota 41 precoci e l'Anticipo pensionistico sociale. Sono 14.505 le istanze per l'Ape sociale, 7.576 quelle per la Quota 41. Nelle prossime ore saranno comunicati i nuovi dati aggiornati dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale.