Il leader del Pd Matteo Renzi entusiasta per i primi effetti della fase uno della riforma Pensioni. L'ex premier esulta e rivendica i meriti del governo da lui presieduto dopo i dati diffusi ieri dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale a proposito delle domande di pensionamento con le formule dell'Ape social rivolto ai soggetti più deboli e della Quota 41 rivolta a una parte dei lavoratori precoci. Mentre per i ritardi sull'Anticipo pensionistico volontario destinato ai lavoratori over 63, la misura principale della riforma pensioni targata Renzi, l'ex premier accusa la burocrazia.
Pensioni, intervento di Renzi sulla riforma nella Enews settimanale
"Oltre 10mila persone - ha dichiarato il segretario del Partito democratico commentando i dati diffusi ieri dall'Inps - aderiscono all'Anticipo Pensionistico voluto con forza nei MilleGiorni per consentire ad alcune categorie di lavoratori - ha aggiunto Renzi nella sua Enews settimanale - di andare in pensione prima, nonostante - ha sottolineato - la Legge Fornero". La riforma pensioni del Governo Monti, in ogni caso, non è stata modificata, ma sono stati introdotti nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso a nuove formule di pensione anticipata. L'ex premier rivendica i meriti del suo governo nell'avere comunque, tra mille difficoltà, affrontato la questione previdenziale.
Segretario Pd entusiasta per boom domande Ape social e precoci
"Migliaia di persone - ha scritto Renzi nella newsletter della settimana - hanno visto la data della pensione sgusciare via di mano ogni anno. Noi - ha evidenziato l'ex presidente del consiglio - abbiamo deciso di affrontare questo problema". Il segretario del Pd ricorda le critiche ricevute l'anno scorso quanto dopo l'annuncio dell'Anticipo pensionistico, ricorda che in tanti sostenevano che l'Ape non potrà funzionare, che è poco appetibile per i lavoratori e molto penalizzante.
"E invece - ha detto Renzi - funziona. Eccome se funziona", ha sottolineato l'ex premier nella sua Enews.
L'ex premier accusa la burocrazia centrale per ritardi su Ape volontario
In realtà ancora è presto per fare un bilancio complessivo sulla fase uno della riforma pensioni, le misure che stanno riscuotendo successo sono l'Ape social e la Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci, potrebbe non avere lo stesso successo la formula dell'Anticipo pensionistico volontario che ancora tarda ad arrivare.
Ma l'ex premier è ottimista. "Questa - ha detto Renzi - è solo l'Ape sociale e precoci. Quando arriverà quella volontaria ha aggiunto - vedrete che i numeri cresceranno ancora". Così come aveva già fatto su Facebook rispondendo a un utente, il premier accusa per i ritardi sull'Ape volontario la burocrazia. La misura sarebbe al momento "bloccata - ha detto il segretario del Partito democratico - dai tradizionali ritardi della burocrazia centrale".