Si avvicina il 18 luglio, giorno nel quale più di 50mila italiani conosceranno probabilmente la data (o le date) e il luogo della prima prova preselettiva del concorso per 250 funzionari amministrativi indetto dal Ministero dell'Interno. Personale che sarà poi destinato alle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale ed alla Commissione nazionale per il diritto d’asilo. L'attesa si sta facendo giorno dopo giorno sempre più fremente per gli aspiranti funzionari, visto e considerato che sono davvero tanti gli italiani che si affidano a questo concorso per trovare un posto di Lavoro e proprio l'alto numero di domande ha reso necessaria una prima prova preselettiva.

Andrà avanti in questa selezione soltanto chi risponderà in modo esatto ad almeno 80 delle 90 domande a risposta multipla che verranno sottoposte, con quattro opzioni di risposta possibili, nel tempo previsto di un'ora. Non un compito semplice, chiaro, bisognerà studiare con grande attenzione le materie previste per non farsi trovare impreparati.

Le materie da studiare

L'attesa del 18 luglio cambia poco le carte in tavola per chi ormai sta già studiando da mesi per questo concorso per 250 funzionari amministrativi indetto dal Ministero dell'Interno. Ad ogni modo, per chi invece non ha ancora preso i libri in mano, è bene ricordare quali saranno le materie sulle quali non sono verterà la prima prova preselettiva, quanto serviranno anche per le successive prove.

E' chiaro che chi ambisce a lavorare in questo ambito deve conoscere bene una materia come il diritto pubblico, quel che riguarda la Camera, il Senato, il Presidente della Repubblica e quant'altro. Ma andrà studiato con grande attenzione anche il diritto internazionale pubblico e quello dell'Unione europea. Non solo, perché bisogna conoscere molto bene tutto quel che riguarda la legislazione, sia quella italiana che quella europea, che riguarda la protezione internazionale.

Tra le materie da approfondire per questo concorso c'è ovviamente la lingua inglese, ma anche la geografia politica ed economica, soprattutto quel che riguarda i paesi africani e asiatici, e la storia contemporanea, materia necessaria per comprendere gli avvenimenti che sono accaduti dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Chi è in ritardo con lo studio non perda tempo, gli argomenti da studiare sono davvero molti.