Nelle ultime ore le segreterie scolastiche sono in fermento per le numerose novità che riguarderanno l’anno scolastico 2017/2018. Tra l’apertura delle graduatorie di istituto, le operazioni di mobilità e le immissioni in ruolo, sono tantissime le notizie che si susseguono quotidianamente.

Le immissioni in ruolo saranno tantissime

Quest’anno le immissioni in ruolo saranno tantissime ma a causa delle operazioni di mobilità straordinaria dei docenti di ruolo nell’anno scolastico 2016/17, non tutti i vincitori del concorso 2016 potranno essere assunti nei tre anni previsti.

Quello che è fuori discussione è che i vincitori di tale concorso a cattedra, come indicato dalla legge 107/2015, prima o poi saranno tutti assunti in ruolo. Purtroppo, però, l’incontro dello scorso 26 luglio tra i parlamentari e i rappresentanti dei docenti vincitori del concorso non ha portato notizie positive. È emerso, infatti, che i posti disponibili, in alcune province e per alcune classi di concorso, non sono più effettivamente liberi. Questo perché il numero dei posti previsti e messi a concorso era stato stabilito tramite una previsione di tipo statistico e dunque non perfettamente esatta e considerando i pensionamenti.

I vincitori del Concorso Docenti 2016 sono più dei posti effettivamente liberi in alcune province

La previsione, però, è risultata essere troppo ottimistica e, complice anche le operazioni di mobilità, alla fine il numero di cattedre libere ha subito un calo. Quali sono le conseguenze di ciò? Una buona parte dei vincitori dell’ultimo concorso non potrà essere immessa in ruolo, nei tre anni di vigenza delle graduatorie di istituto, ma sarà necessaria una proroga.

E i docenti di II fascia? Nelle province in cui non ci sono posti effettivi per i vincitori del concorso 2016, sarà molto difficile lavorare per gli abilitati di seconda fascia, a cui, ricordiamo, è stato promesso un concorso entro febbraio 2018 tramite un decreto legislativo (n. 59 del 13 aprile 2017). Intanto nelle province con le graduatorie pressoché bloccate il precariato cresce sempre di più e, a tal proposito, bisogna prendere in considerazione anche il fatto che più di 600mila docenti e aspiranti tali saranno iscritti nelle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia per il triennio 2017/2020. Un altro interrogativo si pone sul presunto concorso docenti 2018 di cui non si conoscono ancora i termini, né i tempi precisi. Uscirà davvero prima di febbraio?