Quanti anni di contributi occorreranno con gli ipotetici aumenti che potrebbero essere varati dal 2019 per la pensione anticipata e per la Quota 41 dei lavoratori precoci? La domanda è pertinente dato che, a meno di dietrofront del Governo Gentiloni nel prossimo autunno sull'aumento dell'età delle pensioni a 67 anni (con 5 mesi in più rispetto al 2017 ed al 2018), anche la pensione anticipata con l'età minima o con i contributi e la quota 41 dei precoci aumenteranno i propri requisiti parallelamente. Ad oggi e fino a tutto il 2018, per la pensione anticipata occorrono 63 anni e 7 mesi oppure 42 anni e 10 mesi (per le donne, invece, 41,10).

I precoci, invece, raggiungono la quota 41 con quarantuno anni di contributi (dei quali uno dovrà essere stato versato in giovane età).

Ultime pensione anticipata e quota 41 dei precoci 2017: quanti anni di contributi in più?

Con la riforma delle pensioni che il Governo Gentiloni discuterà dopo l'estate, la pensione anticipata subirà aumenti di età e di requisiti dal 2019 in rapporto all'aspettativa di vita, calcolata dall'Istat in aumento. In base agli scenari demografici, infatti, occorreranno 5 mesi in più sia per la pensione anticipata (43 anni e 3 mesi gli uomini e 42,3 le donne), mentre i precoci raggiungerebbero la quota 41 a 41 anni e 5 mesi. Il successivo aumento dei contributi per la pensione anticipata e per i precoci si avrà nel 2021/2022 e sarà di tre mesi.

Si andrà in pensione anticipata, pertanto, con 43 anni e sei mesi di contributi (le donne mantengono un anno in meno di differenza), mentre per la quota 41 saranno necessari 41 anni e 8 mesi. Ma gli incrementi del numero di anni di contributi si succederanno nel tempo e con cadenza biennale, fino ad arrivare a pensioni di vecchiaia a settant'anni e a pensioni anticipate a 67 verso il 2050.

Pensioni anticipata 2017 e precoci con quota 41: contributi dal 2019

Pertanto, il successivo aggiornamento dei contributi per la pensione anticipata si avrà nel 2023/24 con 43 anni e 8 mesi (le donne a 42 anni e 8 mesi), mentre per la quota 41 dei precoci occorreranno 41 anni e 10 mesi. Gli ulteriori aggiornamenti sono di seguito:

  • dal 2025/26 la pensione anticipata si avrà con 43 anni e 10 mesi e i precoci con 42 anni di contributi;
  • dal 2027/2028 a 44 anni e la quota 41 a 42 anni e 2 mesi;
  • dal 2029/30 a 44 e 2 mesi e la quota 41 a 42,4;
  • dal 2031/32 rispettivamente con 44 e 4 mesi e 42,6;
  • dal 2033/34 con 44 e 6 mesi e 42,8;
  • dal 2035/36 con 44,8 e 42,10;
  • dal 2037/38 con 44,10 e precoci con 43 anni;
  • dal 2039/2040 con 45 anni e 43,2;
  • dal 2041/42 con 45,2 e 43,4;
  • dal 2043/44 con 45,4 e 43,6;
  • dal 2045/46 con 45,6 e quota 41 con 43,8;
  • dal 2047/48 con 45,8 e 43,10;
  • dal 2049/50 con 45,10 e 44 per i precoci;
  • dal 2051/2052 con 46 di contributi per la pensione anticipata e 44,2 per i la quota 41.