Si può recuperare l'anno di contributi prima dei 19 per la pensione anticipata dei lavoratori precoci in vista della maturazione della quota 41? E' la domanda che si pongono molti lavoratori che abbiano i requisiti per l'uscita da precoci nel 2017 (la prima domanda scade il 15 luglio), uguali a quelli dell'Ape social sui parametri di disoccupazione, inabilità, lavori pesanti o cura dei disabili, ma che proprio il parametro dei versamenti in giovane età potrebbe bloccare. Soprattutto se il lavoro prima dei diciannove anni fu svolto in nero, non in regola.

E' questo il quesito che un contribuente che ha quasi maturato la quota 41 (con 39 anni di contributi totali versati) ha posto all'esperto delle Pensioni de Il Messaggero in vista di una ricongiungione postuma dei contributi. Pur dovendo pagare all'Inps i contributi che non furono versati nei primi anni di lavoro, anche con delle penalità, molti contribuenti sarebbero disposti a rimetterci di tasca propria pur di agganciare la pensione anticipata della quota 41 dei precoci.

Pensioni anticipate 2017 dei precoci con quota 41: requisiti e contributi

L'alternativa sarebbe attendere la pensione anticipata contributiva che, attualmente, è fissata a 42 anni e dieci mesi, ma con gli aumenti a partire dal 2019, salirebbe di ulteriori quattro o cinque mesi.

Fino ai quarantatré anni e sei mesi calcolati dallo scrivente. Recuperare l'anno dei contributi necessario per l'uscita anticipata da precoci con quota 41 è fattibile, ma anche dispendioso. Seguendo la risposta dell'esperto delle pensioni del quotidiano romano, infatti, è possbile presentare la domanda all'Inps nella modalità di "costituzione della rendita vitalizia".

Tuttavia, si tratta di una domanda che pone il contribuente di fronte a determinati vincoli. Infatti, sarà necessario che il lavoratore dimostri:

  • che negli anni per i quali si chieda la regolarizzazione esistesse un rapporto di lavoro;
  • che per quel lavoro non regolarizzato si percepiva una retribuzione e di quantificarla.

Contributi per i precoci quota 41: l'uscita nel 2017 con la pensione anticipata

In merito a questi due elementi necessari per poter usufruire della pensione anticipata dei precoci con quota 41 sarà necessario che il contribuente produca certificazione sicura che comprovi l'effettivo lavoro presso un'azienda.

I documenti, infatti, dovranno riportare date certe che potranno essere attestate con lettere, buste paga, attestati, scritti che risalgano all'epoca lavorativa e non creati ad arte al giorno d'oggi. Inoltre, per quanto riguarda i contributi necessari per la pensione anticipata dei precoci con quota 41, sarà necessario pagare somme dispendiose (o da parte del lavoratore o da parte dell'azienda presso la quale si è prestato lavoro, per l'Inps è indifferente) traendo i dati da apposite tabelle disponibili presso il Ministero del Lavoro.