Le ultime novità sul tema Pensioni ci arrivano dal post che Tommaso Nannicini ha scritto per il quotidiano Pd "Democratica", in cui si è soffermato sia sulla Quota 41 dei lavoratori precoci che sull'Ape volontaria. Di recente, l'ex consigliere economico di Palazzo Chigi durante il governo Renzi è intervenuto ad un convegno organizzato dal Partito democratico, a cui hanno preso parte i sindacati, nelle figure dei leader nazionali, vedi Camusso, Furlan e Barbagallo, e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, dal quale sono arrivate negli ultimi giorni forti critiche sulla riforma Fornero, in occasione del videoforum di RepTv condotto da Massimo Giannini.

Pensione precoci: La soddisfazione di Nannicini

È tornato prepotentemente in primo piano nella discussione sulla previdenza italiana Tommaso Nannicini, una delle figure di spicco della segreteria del Partito democratico, che fino allo scorso anno aveva condotto, insieme al ministro Poletti, gli incontri della fase 1 della riforma pensioni per il 2017, dando vita alle misure dell'Ape social e della pensione anticipata dei lavoratori precoci. Nel suo ultimo intervento, che coincide con l'articolo pubblicato nel nuovo numero di Democratica, pubblicato online nella giornata di ieri, Nannicini si è detto soddisfatto dell'alto numero di richieste pervenute in questa prima fase, con la scadenza fissata al 15 luglio scorso, riportando i numeri già letti ad inizio settimana (66 mila domande complessive inviate all'Inps dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei decreti attuativi).

La stesa soddisfazione era stata evidenziata da più parti al momento dell'ufficialità dei numeri da parte dell'Istituto Nazionale della Previdenziale Sociale, presieduto da Tito Boeri.

Nannicini: "Correggere gli errori"

Allo stesso tempo però Tommaso Nannicini riconosce che l'Ape agevolata e la quota 41 dei precoci non siano perfette.

In primis, la figura di spicco del Partito democratico spinge per la correzione dell'errore "per cui i disoccupati che hanno finito gli ammortizzatori sociali - spiega Nannicini - ma vengono da un contratto a tempo determinato non hanno accesso ai benefici".

In merito all'Ape volontaria invece, il professore ordinario dell'Università Bocconi di Milano ha sottolineato come sia una misura pensata per un'esigenza personale, ricordando che per ogni anno di anticipo la pensione sarà ridotta di circa il 4 per cento del suo importo per i successivi 20 anni.

Nannicini ha inoltre affermato che occorre stringere i tempi, affinché i pensionandi possano scegliere di adottare tale scelta consapevoli che i tassi sono favorevoli. A conclusione del suo intervento sul nuovo numero di Democratica Nannicini ha infine aggiunto che è sì comprensibile "un po' di ritardo per la complessità dello strumento" ma un ulteriore rinvio a dopo settembre sarebbe difficile da spiegare ai lavoratori.

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