Ultimo giorno della terza settimana di luglio. Le novità sul tema Pensioni di oggi riguardano le dichiarazioni di Tommaso Nannicini rilasciate durante un'intervista a QN sulla pensione di garanzia dei giovani e sulle modifiche all'Ape social. Il professore non dimentica nemmeno l'Ape volontaria, ribadendo la necessità di uno scatto da parte del Governo, in modo da escludere un nuovo rinvio oltre il mese di settembre. Sembra andare in questa direzione, nelle ultime ore, il via libera da parte del Consiglio di Stato al decreto dell'anticipo pensionistico volontario, con il ministro Poletti che ha confermato la partenza per settembre.
Pensione giovani, parziale retromarcia
Fanno discutere, sebbene siano passate inosservate ai più, le parole di Nannicini sulla pensione minima dei giovani con 20 anni di contributi, che possono indicare una possibile, parziale retromarcia. Nell'intervista rilasciata a QN, Tommaso Nannicini ha infatti sottolineato come sia prematuro dire se la misura di cui tanto si è parlato negli ultimi giorni entrerà o meno nella futura manovra finanziaria. L'ex consigliere economico di Palazzo Chigi durante il governo Renzi ha inoltre aggiunto che la cifra di 650 euro, data in occasione di un convegno Pd di inizio settimana a cui avevano partecipato sindacati e ministro del Lavoro, fosse in realtà "solo un esempio possibile".
Due le conseguenze immediate che si possono evincere da ciò: che la pensione di garanzia per le giovani generazioni non sia poi così certa come poteva sembrare dalle dichiarazioni dei politici di queste ultime due settimane e che molto probabilmente 650 euro non sarà la cifra che verrà corrisposta ai giovani che avranno maturato 20 anni di contribuzione, sempre che la misura sia introdotta o meno nella prossima Legge di Stabilità per il 2018.
Ape social, le correzioni proposte
Tommaso Nannicini rilancia la proposta di inserire tra i beneficiari dell'Ape social anche i disoccupati che arrivano da lavori a termine, un punto su cui il Governo ha ricevuto numerose critiche dalle stesse persone che si sono ritrovate escluse dalla misura. Un'altra correzione riguarda l'aumento di risorse da destinare all'anticipo pensionistico agevolato, in modo da poter garantire a tutti coloro che hanno presentato domanda e che risulteranno idonei dopo le verifiche dell'Inps di andare in pensione.
Quest'ultima richiesta dovrebbe trovare concretezza sul piano reale già nelle prossime settimane, al più tardi alla ripresa dei lavori dopo la fine della pausa estiva. L'uomo Pd ha inoltre ribadito che posticipare a dopo settembre l'avvio dell'Ape volontaria sarebbe deleterio per la stessa efficacia della misura, auspicando che inizi ad essere accessibile da parte dei lavoratori tra meno di due mesi. Infine una battuta sul rinvio dell'aspettativa di vita, rispetto al quale ha parlato di "passo indietro" se la decisione sarà quella di bloccare l'automatismo dell'adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita per tutti.
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