Le ultime novità sulle Pensioni flessibili ad oggi 23 luglio 2017 riguardano il prossimo confronto tra Governo e Organizzazioni Sindacali in merito alla FASE 2 della riforma previdenziale. Nella giornata di ieri abbiamo riportato il punto dal CODS per i lettori della nostra rubrica "Parola ai Comitati" e della pagina Facebook "Riforma pensioni e lavoro". La questione di un anticipo studiato su misura per le donne (APE donna) continua infatti a tenere banco, tanto che sono arrivate proposte concrete sulle modalità di accesso a questi benefici. Tra le altre misure in discussione anche un provvedimento che dovrebbe rendere più semplice l'accesso al pensionamento anticipato per chi svolge lavori gravosi, mentre restano in essere le istanze per un'estensione della platea dei potenziali beneficiari di APE Sociale e Quota 41.

Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento sulle pensioni pubbliche.

Pensioni anticipate, le misure allo studio in favore delle donne

Partiamo dagli ultimi dettagli sui provvedimenti di flessibilità in favore delle donne, finalizzati al ripristino dell'equità di genere. Tra le richieste dei sindacati al Governo, vi sarebbe infatti la possibilità di anticipare l'uscita dal lavoro di un anno per ogni figlio, rafforzando la normativa attuale (che prevede uno sconto di quattro mesi fino ad un massimo di un anno). Un'altra richiesta riguarderebbe invece i cosiddetti "lavori di cura", attraverso una "valorizzazione contributiva" che dovrebbe concretizzarsi in un "anticipo sull'uscita".

Riforma pensioni, AdV e FASE 2: gli altri temi in discussione

Tra le tematiche da affrontare vi sono poi i requisiti stringenti per le altre categorie di lavoratori, che attualmente non beneficiano dell'APE sociale e della Quota 41 perché non riescono a raggiungere tutti i criteri previsti dalla normativa. La legge di bilancio 2018 potrebbe quindi puntare ad un allargamento della platea, a partire dai vincoli contributivi, ad esempio diminuendo dai 36 a 33 gli anni di versamenti necessari per chi ha svolto attività gravose e dai 30 ai 27 anni per le altre categorie.

Per i giovani allo studio un assegno di garanzia

Resta infine la questione dei giovani inseriti nel contributivo puro, per i quali si sta studiando l'avvio di una pensione di garanzia in grado di garantire un assegno minimo anche in caso di carriere discontinue e precarie. Si punta inoltre ad eliminare i vincoli contributivi per i pensionamenti anticipati (da 1,5 a 2,8 volte a seconda dell'età di uscita).

Un altro importante tassello riguarda infine il rilancio della previdenza complementare, che potrebbe finalmente vedere la parificazione del funzionamento tra pubblico e privato oltre all'adozione di nuove forme di adesione collettiva.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un nuovo commento nel sito in merito alle ultime novità che vi abbiamo riportato. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulle pensioni vi ricordiamo di utilizzare la funzione "segui" disponibile in alto, vicino al titolo dell'articolo.