La Scuola apre all'uso del cellulare in classe. Arriveranno, infatti, in autunno le nuove regole per l'utilizzo dello Smartphone e sarà un dietrofont rispetto alla direttiva del 2007 che ne bandiva l'uso. Adesso il cellulare a scuola verrà considerato come uno degli strumenti didattici purché se ne faccia un utilizzo consapevole, nel rispetto proprio della didattica. È questa la regola generale che muoverà la nuova disciplina della scuola per acconsentire che tablet e smartphone possano essere digitati durante le lezioni, senza che gli studenti debbano nascondersi.
Perché pensare che in classe i ragazzi abbiano il cellulare spento è pura utopia. Lo utilizzano di nascosto e, quindi, tanto vale che se ne faccia un utilizzo propositivo.
Cellulare a scuola, arriverà la direttiva del Miur
Proprio per questo la ministra dell'Istruzione di Valeria Fedeli istituirà una commissione di lavoro che, dal 15 settembre 2017 e per 45 giorni, dovrà mettere a punto il decalogo delle regole per l'utilizzo del cellulare a scuola. Si modificheranno, pertanto, le circolari che sono intervenute sulla questione e, soprattutto, la legge dell'ex ministro dell'Istruzione, Beppe Fioroni, risalente al 2007. Con questa legge, infatti, il cellulare era bandito dalle scuole perché strumento di distrazione sia per chi lo utilizza che per i compagni.
Oltre ad essere considerato come una mancanza di rispetto all'insegnante che, ad oggi, è tenuto ad adottare provvedimenti anche severi per chi ne faccia uso durante la lezione. La ministra Fedeli, invece, vuole cambiare questa impostazione. Un po' come andare nel laboratorio di informatica, con delle regole ben precise. Infatti, docenti, studenti e genitori verranno messi a conoscenza delle disposizioni che arriveranno dal ministero dell'Istruzione.
Scuola, presto le regole per l'utilizzo dello smartphone in classe?
E, pertanto, il Corriere della Sera ha anticipato quelle che potrebbero essere le linee guida dell'uso degli smartphone in classe, raccogliendo anche il parere di alcuni docenti. Innanzitutto lo scopo sarà didattico e dovranno essere date le indicazioni a tutti gli attori della scuola, ovvero agli studenti, ai docenti ed ai genitori.
Smartphone e tablet potranno essere utilizzati nelle aule per fare delle ricerche, per i lavori di gruppo, per la condivisione di discussioni e dei documenti. Nelle scuole dovrà essere il docente a direzionarne l'utilizzo, decidendo sui tempi, sui compiti e sul ruolo che dovrà avere il cellulare ai fini della lezione. È scontato che gli studenti possano andare su WhatsApp oppure su Facebook: dovranno essere i docenti ad evitarlo e a coinvolgere gli studenti nell'obiettivo didattico dell'uso del cellulare. In altre parole la scuola di adeguerà ai nativi digitali senza farsi trovare impreparata, ma servirà un'educazione digitale affinché gli strumenti della tecnologia non vengano utilizzati impropriamente.