Il tema delle visite fiscali, quelle del medico della asl a domicilio, ha da sempre suscitato lamentele e preoccupazione tra i lavoratori. I problemi riscontrati dai lavoratori in malattia riguardano spesso gli orari di visita non rispettati e avvisi di passaggio del medico nonostante la presenza del malato in casa. Comunque sia l'esperienza con il medico della ASL vedrà la sua fine il 31 Agosto 2017, come da nota dell'Inps del 9 agosto corrente anno.

Visite fiscali: passano all'INPS

Le nuove disposizioni a firma INPS riguardano il passaggio dei controlli medici a domicilio e ambulatoriali dall'ASL all'INPS a partire dal primo di settembre.

Per l'occasione è stato istituito il Polo unico delle visite fiscali a cui sono stati delegati tutti i poteri per le visite mediche di controllo: confluiranno al neo istituto tutte le richieste di visita, sia quelle d'ufficio (generate in ordine casuale) sia quelle richieste dagli enti pubblici. La nuova regola riguarda tutte le amministrazioni pubbliche: enti statali, scuole, università, enti della Regione, della Provincia e dei Comuni, personale delle Camere di Commercio e delle ambasciate. Gli enti pubblici potranno fare richiesta di visita fiscale per i propri dipendenti direttamente online; se il dipendente dovesse risultare assente al momento della visita a domicilio l'amministrazione richiedente potrà richiedere una visita ambulatoriale.

Sempre tramite servizio digitale l'INPS concederà la consulta dei verbali delle visite, anche di quelle effettuate senza richiesta di parte (quelle d'ufficio). La differenza sostanziale del controllo tra l'ASL e l'INPS riguarderà principalmente l'assenza del lavoratore alla visite fiscale o ambulatoriale. Non sarà di competenza dell'INPS valutare la fondatezza della giustificazione posta in essere dal lavoratore in caso di assenza.

Essa rimarrà a carico dell'ente richiedente mentre l'INPS dovrà valutare esclusivamente la continuità dello stato della malattia o invalidità e della consequenziale prognosi.

Budget limitato per le visite fiscali

Il lavoratore che risulterà assente (giustificato) in caso di malattia come ad esempio per recarsi ad una visita specialistica non dovrà fare altro che avvertire il datore di lavoro, il quale a sua volta contatterà l'INPS.

Gli orari di reperibilità rimarranno immutati o quantomeno sempre di 7 ore. Per questo progetto sono stati stanziati 17 milioni di euro per il 2017. In tempo di crisi economica, soprattutto per le casse dell'INPS, i budget destinati ai nuovi progetti spesso risultano insufficienti per coprire i costi nel lungo periodo. Difatti se i fondi dovessero terminare si interromperanno anche le visite fiscali.