Per quanto concerne la nuova Manovra, "andranno soddisfatte tutte le domande per l’Ape sociale e quelle dei lavoratori precoci, che sono andate oltre il numero previsto dalla legge di Bilancio dello scorso anno". Lo chiede il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, commentando attraverso alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa le ultime novità riguardanti la discussione previdenziale. Il parlamentare ha chiesto quindi di rendere maggiormente inclusive le opzioni di flessibilità inserite nella scorsa legge di stabilità, visto il successo riscontrato dall'iniziativa.
Ricordiamo che all'Inps sono già pervenute oltre 66mila domande, contro i 60mila posti stimati inizialmente dal Governo e quindi effettivamente coperti dal budget stanziato. Ma per i lavoratori c'è tempo ancora fino al prossimo 30 novembre 2017 per fare domanda attraverso istanza tardiva. Sempre in merito all'APE si conferma anche la necessità di prevedere la possibilità di riconoscere i "periodi contributivi per il lavoro di cura delle donne", mentre sull'aspettativa di vita si sottolinea come il Governo non possa "ignorare che nel 2015 c'è stato il calo imprevisto" del parametro.
Riforma pensioni e giovani: lavoratori poveri saranno pensionati poveri
Per quanto riguarda la nuova pensione contributiva di garanzia destinata ai giovani, l'On Damiano ha sottolineato come "Pensioni e lavoro per i giovani debbono camminare a braccetto", pertanto si deve dare un segnale per fare in modo che venga assicurato fin d'ora un futuro dignitoso alle giovani generazioni, ovvero a coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il '96.
Il riferimento va in particolare a chi rientra nel calcolo contributivo puro del proprio assegno. Queste persone si troveranno a scontrarsi con pensioni basse e con le difficoltà dell'attuale contesto lavorativo, caratterizzato da discontinuità e precarietà.
Legge di bilancio 2018: riprende a giorni la trattativa tra Governo e sindacati
Stante quanto appena riportato, la situazione potrà farsi più chiara già a partire dai prossimi giorni, visto che per la fine del mese è attesa la ripresa dei tavoli di confronto tra Governo e sindacati. A quel punto comincerà a delinearsi l'effettiva posizione dell'esecutivo, considerando che le ultime indiscrezioni in arrivo parlano di interventi al ribasso e di risorse limitate da destinare al settore previdenziale.
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