Le ultime novità sulle Pensioni flessibili ad oggi 28 agosto 2017 vedono arrivare nuove indiscrezioni di stampa in merito alla posizione assunta dal Governo per i prossimi interventi da inserire nella legge di bilancio 2018. Ad esporre la possibile linea tecnica è il Sole 24 Ore, che riprende le parole del Ministro Pier Carlo Padoan rispetto alla carenza di risorse e all'impegno preso con l'Europa per la tenuta dei conti. Una questione che potrebbe tradursi con un basso profilo nell'impegno di nuove risorse destinate alla previdenza, a partire dall'estensione della platea dei fruitori di APE sociale e Quota 41, che si fa più improbabile.
Ma la strada appare in salita anche per le altre opzioni di intervento, come nel caso dell'aspettativa di vita o della pensione di garanzia dei giovani, che potrebbe slittare al prossimo anno. Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni flessibili: apertura solo per APE donna e RITA?
Entrando nel merito degli interventi che potrebbero trovare effettivamente spazio all'interno della prossima Manovra, vi è innanzitutto un forte richiamo alla necessità di intervenire sul cuneo fiscale dei più giovani. Si registra inoltre l'impegno di agevolare il pensionamento delle donne per ridurre il gap di genere. L'idea e di creare un'APE donna che possa fornire un bonus contributivo di due o tre anni, ad esempio in relazione alla maternità oppure ai lavori di cura.
Mentre altrettanto possibile sembra anche la flessibilizzazione della Rendita Integrativa Anticipata Temporanea (RITA) dei fondi pensione, che potrebbe risultare slegata dai criteri stringenti dell'APE volontaria. Rispetto alle altre opzioni allo studio la strada si fa invece in salita. L'aspettativa di vita potrebbe essere bloccata solo per alcune tipologie di lavoratori in situazione di disagio, come nel caso di chi svolge attività particolarmente gravose.
Più difficile invece che si possano reperire le risorse per rendere maggiormente inclusiva l'APE volontaria e la Quota 41. Uno scenario che vedrebbe quindi posticipare al prossimo anno le uscite di coloro che hanno fatto domanda in ritardo e rischiano di non rientrare tra le 60mila posizioni con effettiva copertura.
APE donna: dal CODS arriva l'impegno per supportare istanze sostenibili
Riguardo al prossimo incontro tra Governo e sindacati del 30 agosto dal Comitato Opzione Donna Social si ribadisce l'intenzione di offrire supporto a "istanze sostenibili per ottenere flessibilità". Il riferimento va anche alle rivendicazioni già portate avanti in precedenza: "con la scorsa legge di bilancio si è aperta una breccia in quella che sembrava una riforma "inespugnabile": siamo certi che Commissioni, Governo e Sindacati sapranno proseguire il cammino intrapreso" spiega la fondatrice del CODS Armiliato, suggerendo che "anche quest'anno, lavoreremo insieme per apportare modifiche ed aggiustamenti vantaggiosi per la più ampia platea".
Sacconi: no a contrapposizione tra giovani e vecchi
Nel frattempo dall'opposizione non mancano le voci critiche verso l'impostazione della Manovra. Ad esprimersi in tal senso il Presidente della Commissione lavoro al Senato Maurizio Sacconi, che ha pubblicato un nuovo post sul blog "Ve lo dico alle sei" pubblicato sul sito degli Amici di Marco Biagi. Secondo il Parlamentare, "la contrapposizione tra vecchi e giovani corrisponde ad una sciocca demagogia nata con il ’68". Per questo motivo, è necessario ricordare che a "diverse età corrispondono diverse potenzialità". Pertanto, con la LdB2018 bisogna "garantire alle generazioni adulte una transizione graduale alla nuova età di pensione e a quelle più giovani modalità di accesso alle conoscenze e competenze funzionali alla occupabilità".
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