E' già in atto lo scontro interno alla maggioranza di governo sulla fase 2 della riforma Pensioni che continua ad agitare il dibattito politico agostano in attesa dei prossimi incontri previsti nell'ambito del tavolo di confronto l'esecutivo e le parti sociali. Mentre si resta in attesa del decreto attuativo dell'Anticipo pensionistico volontario che dovrebbe essere attivato nei primi giorni di settembre (con notevole ritardo rispetto ai tempi previsti dalla legge di Bilancio 2017) a surriscaldare il clima della discussione politica sono state prime le parole del responsabile del settore economia del Partito democratico, Tommaso Nannicini, e poi le dichiarazioni rilasciate del vice ministro del Mef Enrico Morando in materia di adeguamento dell'età pensionabile alle speranze di vita rilevate dall'Istat.
Pensioni, il governo va avanti: sarà aumentata l'età pensionabile
L'aumento dei requisiti anagrafici per l'accesso al trattamento pensionistico scatterà dal 2019, quando l'età richiesta sarà di 67 anni. Il Governo Gentiloni, tramite il vice ministro dell'Economia e delle Finanze, ha fatto sapere che non intende fare passi indietro sull'aumento dell'età pensionabile per non mettere a rischio i conti pubblici e la tenuta del sistema previdenziale attualmente regolamentato dalla legge Monti-Fornero, nonostante i sindacati abbiano già "minacciato" di far saltare il tavolo di confronto sulla riforma pensioni (fase due). "Non concordo - ha detto oggi il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano commentando le nuove dichiarazioni di Morando - sulla chiusura a proposito della previdenza".
L'esponente dell'esecutivo ha detto oggi di ritenere chiuso il capitolo dell'età pensionabile, spiegando che si procederà così come già stabilito dalle norme e che quindi l'adeguamento a partire dal 2019 non verrà bloccato né rinviato, come invece hanno chiesto sia Damiano (Pd) sia il presidente della commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato Maurizio Sacconi (di Energie per l'Italia).
Uno scontro interno alla maggioranza, dunque, che non si sa come andrà a finire.
Scontro interno alla maggioranza, Damiano replica a Morando
Il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato di Montecitorio ha ricordato che sulla riforma pensioni è ancora aperto un tavolo di confronto tra il governo e le organizzazioni sindacali.
Dunque le parole del vice ministro del Mef inducono a pensare che il confronto "o è finto" e quindi resta aperto "tanto per fare ginnastica", ha detto Damiano, "o è vero - ha aggiunto il parlamentare del Partito democratico - e allora non bisogna chiudere pregiudizialmente la porta - ha sottolineato replicando a Morando - a eventuali soluzioni". A proposito dell'aumento dell'età per l'accesso al pensionamento, cha salirebbe a 67 anni, secondo Damiano sarebbe "obbligatorio un rallentamento". La proposta è quella di rinviare la questione al 2021. In ogni caso, il capitolo delle pensioni non va contrapposto, secondo il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, all'intervento in favore dei giovani, in particolare il governo starebbe lavorando per dare nuovi incentivi alle imprese sulle nuove assunzioni.
Chieste anche le risorse per Ape sociale e Quota 41 precoci
Oltre al capitolo dell'età pensionabile Damiano affronta anche quelli dell'Anticipo pensionistico sociale e della Quota 41 per una parte di lavoratori precoci, misure già attive diversamente dall'Ape volontario atteso invece per settembre con notevole ritardo ma con effetto retroattivo, cioè con entrata in vigore a partire dal primo maggio 2017 come previsto dalla manovra di bilancio. "Una risposta all'Ape sociale e ai precoci per il soddisfacimento delle domande in esubero - ha dichiarato oggi il presidente della commissione Lavoro della Camera incalzando l'esecutivo che sulla riforma pensioni continua a trovarsi in difficoltà - andrà data con lo stanziamento di nuove risorse nella legge di Bilancio". Le domande per l'Anticipo pensionistico sociale e la Quota 41 per una parte dei precoci in esubero, secondo i dati forniti da Damiano, sono quasi 6.000.