Migliaia di lavoratori hanno presentato già una prima domanda di certificazione volta ad accertare la sussistenza dei requisiti per accedere alle due misure previdenziali più discusse negli ultimi mesi come l'Ape Sociale e la famigerata Quota 41.
Entro il 15 ottobre l'Inps invierà le certificazioni
Sono circa 66 mila le domande pervenute all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale che entro il 15 ottobre dovrà stilare la graduatoria finale volta ad indicare i nomi di coloro che hanno diritto ai benefici. L'Inps, intanto, avrebbe già avviato la procedura di monitoraggio delle richieste anche se, per via dell'insufficienza delle risorse finanziarie non tutti potranno accedere all'uscita anticipata.
Secondo le previsioni del Governo Gentiloni, infatti, i fondi stanziati quantificati in circa 370 milioni di euro sarebbero utili per la collocazione a riposo di 60 mila lavoratori ma si è creato un esubero di circa 6 mila unità.
I lavoratori interessati dovranno produrre una nuova domanda
Come è noto, nella domanda di accesso occorre allegare tutta la documentazione che servirebbe all'Inps per verificare la sussistenza dei requisiti. Gli stessi documenti che dovranno essere allegati nella nuova domanda di accesso che i lavoratori dovranno produrre per accaparrarsi il diritto all'uscita anticipata attraverso l'Ape Sociale e il meccanismo di Quota 41 per i lavoratori precoci.
Come riportato da Pensioni Oggi, nonostante i notevoli ritardi accumulati, la decorrenza della prestazione sarà retroattiva sin dalla data del primo maggio 2017 in modo da non penalizzare i lavoratori che hanno maturato i requisiti prima della data del 14 luglio 2017.
Per i lavoratori che non hanno avuto modo di presentare domanda entro il 15 luglio, invece, è previsto che avranno tempo fino al 30 novembre 2017 per presentare le istanze e ricevere le relative certificazioni da parte dell'ente di Previdenza entro il 31 dicembre.
Ancora attesa, invece, per la pubblicazione del decreto attuativo sull'Ape volontario; la misura attesa ormai da molti mesi che, secondo quanto anticipato dal Ministro Poletti dovrebbe decollare entro settembre.
Solo dopo, infatti, potrà prendere avvio la cosiddetta Fase 2 che invece, dovrebbe concentrarsi sulle altre questioni delicate lasciate in sospeso dopo l'entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità quali, la pensione di garanzia per i giovani, la proroga del regime sperimentale donna, la revisione della previdenza complementare, il riconoscimento dei lavori di cura per le donne ai fini previdenziali e l'ampliamento della platea per l'accesso all'Ape Sociale.