Si continua a parlare in maniera incessante di riforma Pensioni 2017 e in particolar modo della questione che ormai è diventata di attualità e che suscita maggiori polemiche e discussioni: i temi sociali e previdenziali. Dopo le ultime novità e gli ultimi dettagli diffusi dall'Inps per quanto riguarda l'APe Sociale, è tornato a parlare Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, parlando dei dati emersi grazie all'Istat sull'andamento del prodotto interno lordo in Italia. Ecco le sue parole riportate dal sito Pensionioggi.it.

Riforma pensioni: le parole del presidente

Dopo le recenti dichiarazioni riguardanti la possibilità di introduzione della pensione di cittadinanza, Cesare Damiano è intervenuto sui dati recentemente diffusi dall'Istat sul Pil in Italia. Il presidente della Commissione Lavoro ha dichiarato che la crescita del Pil, con un significativo +1,5% rispetto all'anno precedente, è un buon risultato per Gentiloni, anche se l'Italia è ancora al di sotto degli obiettivi che hanno raggiunto altri paesi europei. Ma maggiore crescita significa maggiori risorse per la legge di Bilancio, ed è proprio questa l'altra buona notizia. Di conseguenza, secondo Damiano, c'è più spazio per una manovra espansiva e sociale.

Per lui, che di recente ha confermato che a settembre partirà l'APe volontario, è necessario proseguire sulla strada dei super-ammortamenti per l'acquisto di macchinari e porre l'attenzione nei riguardi dei giovani. Bisogna cominciare a inserire incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato di coloro i quali hanno meno di 35 anni e bisogna quindi invertire decisamente rotta per quanto riguarda gli incentivi spot introdotti col Jobs Act.

Per quanto riguarda la riforma pensioni, invece, per Damiano bisogna anche irrobustire la scelta dell'anticipo pensionistico che favorisce di conseguenza anche l'assunzione di nuovi giovani. Un altro punto importante, già ribadito diverse volte, è quello di cercare di rallentare l'aumento dell'età pensionabile che nel 2019 salirà a 67 anni.

Per quanto riguarda le donne, invece, Cesare Damiano ha ribadito che bisognerà lottare per riconoscere un periodo di contribuzione figurativa alle madri per ciascun figlio.

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