Dopo quello di ieri, i prossimi incontri tra il governo e i sindacati sulla fase due della riforma Pensioni e le politiche del lavoro sono già stati fissati per martedì 5, giovedì 7 e mercoledì 13 settembre. Questo il calendario delle riunioni illustrato ieri a margine dell'incontro con i leader dei sindacati dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Pensioni, Poletti illustra le novità sulla pensione minima garantita

Nelle prossime settimane, dunque, in vista della discussione sulla legge di Bilancio 2018 che dovrebbe contenere gli interventi della seconda parte di interventi di revisione del sistema previdenziale, proseguiranno le riunioni tra dell'esecutivo con le parti sociali.

Ieri, in particolare, sono stati affrontati i capitoli della pensione complementare e del precariato giovanile. L'esecutivo ha parlato di una pensione minima garantita per i giovani di oggi di oltre 600 euro al mese. Le organizzazioni sindacali hanno subito posto il tema del blocco dell'aumento dell'età pensionabile. L'esecutivo, tramite il ministro del Lavoro, ha fatto sapere che la discussione sul punto sarà affrontata quando l'Istituto nazionale di statistica diffonderà i nuovi dati, ovvero tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. "Il clima - ha detto ieri il ministro Poletti dopo l'incontro con i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil - è stato positivo. E' un lavoro utile - ha sottolineato l'esponente del governo secondo quanto riporta LaPresse - e si è ribadito l'impegno a proseguire".

Per il ministro del Lavoro 'clima positivo' nel confronto con i sindacati

Durante l'incontro di martedì 5 settembre si discuterà in particolare di lavoro. Giovedì 7 settembre all'ordine del giorno il "tagliando" delle misure già attive, come la Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci e l'Anticipo pensionistico sociale per le categorie più deboli, e si discuterà delle pensioni delle donne, molte delle quali continuano a chiedere con determinazione la proroga o la stabilizzazione del regime sperimentale di Opzione donna, punto sul quale si attendono ancora risposte dal governo che, nonostante le sollecitazioni che arrivano anche dai gruppi parlamentari, continua a prendere tempo così come sulla proposta di estensione della Quota 41 per tutti i lavoratori precoci e non solo a una parte come previsto nella legge di Bilancio 2017.

La discussione dovrebbe poi concludersi mercoledì 7 settembre ma stavolta sembra difficile che si possa giungere alla sottoscrizione di un verbale d'intesa generale, restano molto distanti le posizioni sull'età pensionabile, ma forse il rinvio della discussione agevolerà il confronto in atto.