Saranno in tutto 58 mila i docenti, dipendenti Ata, educatori e dirigenti che verranno assunti nella Scuola per l'anno 2017/2018. I numeri sono stati resi ufficiali nella giornata di ieri dal Consiglio dei Ministri che ha adottato tre diversi decreti relativi al personale della scuola. Nel dettaglio, i docenti che verranno immessi in ruolo saranno 51.773, i dirigenti scolastici 259, gli impiegati amministrativi, tecnici ed ausiliari 6.260 e gli educatori 56. Tuttavia, scrive nell'edizione odierna Italia Oggi, le cattedre che andranno vacanti saranno alcune migliaia e il servizio verrà preso dai supplenti, in attesa che possa essere svolto il concorso nella scuola del 2018.

Assunzioni scuola, posti 2017/2018: quali classi di concorso sono libere e dove

Infatti, le cattedre che rimarranno vacanti nella scuola nonostante le assunzioni dei docenti per il 2017/2018, sono state rese note. Si tratta delle cattedre relative alle discipline della Matematica, delle Scienze ed anche del sostegno. La maggior parte dei posti vacanti si trova in Lombardia, dove in varie classi di concorso non vi sono docenti reperibili da nessuna delle graduatorie (concorso e GaE) per esaurimento. I posti, pertanto, rimarranno disponibili per la prossima tornata di assunzioni nella scuola. Dei docenti che verranno immessi in ruolo, 37.662 saranno sull'insegnamento comune e 13.393 sul sostegno.

Altri 718 insegnanti riguarderanno i licei musicali. L'assunzione dei docenti sta seguendo regole precise per fare in modo che ogni insegnante sia al proprio posto entro la fine di questo mese. Infatti, si prevede che i docenti dovranno essere assegnati agli ambiti entro domani, 9 agosto 2017, in modo che i presidi possano procedere con la chiamata diretta dopo aver ricevuto le candidature tramite curriculum.

Assunzioni docenti dal 9 agosto 2017: chiamata diretta d'ufficio, punteggio e posti Ata

Tuttavia, i giorni per terminare tutte le operazioni della chiamata diretta delle assunzioni nella scuola sono ristretti. Infatti, se il procedimento sopra descritto non dovesse concludersi entro il 12 agosto, la pratica della chiamata diretta passerebbe agli uffici scolastici regionali che procederebbero d'ufficio all'assegnazione degli insegnanti fino alla fine del mese.

In questo modo, però, l'assegnazione dei docenti alle scuole avverrebbe in automatico, solo sulla base del punteggio acquisito nelle graduatorie. E, pertanto, salterebbe tutta la fase della convocazione dei presidi con eventuale colloquio previsto dalla chiamata diretta. Infine, le assunzioni degli Ata sono state quantificate in 6.260 posti derivanti dai pensionamento nella scuola. Nessun posto aggiuntivo a dispetto di una carenza dell'organico (certificata nel decreto di ieri) di cinquemila posti che non verranno coperti.