Buone notizie per i giovani: il Governo ha infatti pensato a loro per incentivare tutte le attività imprenditoriali nel mezzogiorno. Si tratta infatti di un ottima opportunità per quanti vogliono avviare, o abbiano già avviato, un’attività imprenditoriale nelle regioni del centro sud. La misura, in breve, è volta ad offrire agli under 35 con buone idee manageriali gli strumenti per implementarle.
I dettagli del decreto, che dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale entro fine settembre, prevedono infatti dei finanziamenti fino a 40mila euro per ogni per singolo richiedente.
Possono essere richiesti sino a 200 mila euro se si tratta di società.
Il decreto attuativo, firmato dal ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno e varato per favorire la crescita economica delle imprese del Mezzogiorno, dispone di una dotazione finanziaria di 1.250 milioni di euro, a valere sul Fondo Sviluppo e coesione
Bando Fondo perduto 2017: ecco i dettagli
L’incentivo a fondo perduto sottolineato copre una prima parte, ovvero il 35% dell’investimento se l’impresa è giovane e ovviamente se si è in possesso di determinati requisiti. Il 65% del bonus è invece sotto forma di prestito a tasso zero, da rimborsare in 8 anni.
Occorre essere in possesso di alcuni requisiti. Vediamoli insieme.
Innanzitutto è necessario essere residenti nelle regioni dell’Abruzzo, Puglia, Campania, Sardegna e Sicilia. Basilicata, Calabria, Molise. Anche coloro che hanno trasferito la residenza entro e non oltre 2 mesi dalla domanda possono accedere al finanziamento.
La procedura partirà, ufficialmente, sempre sul sito Invitalia.it, dove bisogna registrarsi e procedere alla compilazione della domanda.
I richiedenti che non devono avere più di 35 anni d’età non devono inoltre già risultare beneficiari, negli ultimi 3 anni, di ulteriori misure a favore dell’autoimprenditorialità.
Il bando si rivolge a:
- imprese individuali
- tutti i tipi di società
Le attività finanziabili sono:
- produzione di beni nei settori industria e artigianato
- fornitura di servizi.
Restano escluse da tale tipo di finanziamento le attività libero commerciali, professionali ma non quelle relative alla vendita dei beni prodotti nell’attività d’impresa. Per conoscere le prossime misure e le ultime novità sui bandi riservati al lavoro e agli investimenti cliccate il tasto Segui in alto a destra