Arriva una proposta dalla Confsal sulla pensione anticipata senza penalizzazioni a partire dai 63 anni oppure sulle Pensioni di vecchiaia con la quota 100 a partire dai 65 anni. Si torna, dunque, a parlare di requisiti inerenti all'età di uscita per le pensioni anticipate e di vecchiaia con parametri maggiormente raggiungibili, a differenza dei criteri stabiliti dalla riforma Fornero delle pensioni. La proposta della Confsal, informa il quotidiano Italia Oggi, verrà presentata in Parlamento e si aprirà la raccolta di firme in migliaia di punti, con l'obiettivo di raggiungere almeno un milione di adesioni.

Pensione anticipata a 63 anni o con quota 100 e requisiti bloccati per le pensioni di vecchiaia dovrebbero allontanare il rischio che l'uscita per le pensioni slitti ulteriorimente, soprattutto in previsione degli aumenti di età di uscita previsti per il 2019.

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Infatti, attualmente la pensione di vecchiaia si consegue a 66,7 anni di età e, dal 2018, anche le donne impiegate del settore privato e le autonome vedranno uniformarsi a questo limite la propria pensione. Dal 2019 la pensione di vecchiaia aumenterà per tutti all'età di 67 anni. Per le pensioni anticipate con i soli versamenti fatti nella vita lavorativa occorrono, invece, 42,10 anni (dal 2019 43,3), mentre le donne manterranno un anno in meno di versamenti, nonostante l'aumento dei requisiti (da 41,10 a 42,3).

Inoltre, vi è un problema generazionale: con simili parametri, i giovani che iniziano a lavorare dopo i 30 anni arriveranno molto tardi alla pensione, anche oltre i 70 anni. Di fronte a questa situazione, la proposta della Confsal prevede linee di intervento sia per le pensioni anticipate che per quelle di vecchiaia. Infatti, nella proposta si legge che i sindacati spingono per la pensione di vecchiaia a 65 anni, con versamenti minimi pari a cinque anni.

Inoltre, tra le pensioni anticipate, la proposta include l'uscita per anzianità con 40 anni di contributi, senza tener conto del parametro anagrafico.

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Inoltre, tra le possibilità di pensione anticipata del contribuente, si ripropone anche la quota 100 intesa come somma dell'età e dei versamenti previdenziali.

Proprio la quota 100 è il parametro già incluso nella proposta di Damiano a favore, soprattutto, dei contribuenti che svolgano lavori usuranti. Sui contributi, si fa leva sulla possibilità di includere nella contribuzione sia quelli obbligatori, che quelli volontari, figurativi, riscattati o da ricongiunzione. Ulteriore possibilità di uscita da lavoro con la pensione anticipata è rappresentata dal raggiungimento dell'età di 63 anni con 20 di versamenti. Ma, rispetto alla pensione anticipata attuale che obbliga ad avere una pensione di 2,8 volte maggiore la pensione sociale, nella proposta tale requisito viene modificato. Infatti, la prima rata di pensione dovrebbe essere di importo pari o superiore ad un soglia mensile che, però, dovrà esser determinata anno per anno in base alla media degli ultimi cinque anni del Pil.