Domenica 22 ottobre i cittadini maggiorenni di Lombardia e Veneto saranno chiamati alle urne per esprimersi in merito a due referendum sull'autonomia, proposti dai rispettivi governatori Roberto Maroni e Luca Zaia.

L'obiettivo della consultazione è quello di dare maggiore potere contrattuale alle regioni nelle trattative con il governo nazionale, cercando di aumentare il numero di materie di competenza regionale. In Lombardia non è necessario il quorum in quanto il referendum è consultivo. Inoltre, non è vincolante, ossia non vi è l'obbligo di dare seguito alla richiesta di maggiore autonomia.

In Veneto, invece, vi è il quorum: dovrà quindi partecipare il 50% più uno degli aventi diritto affinché la consultazione referendaria sia valida. Curiosamente, la data del 22 ottobre coincide con il 151° anniversario dell'annessione della Regione Veneto al Regno d'Italia.

La Lombardia sperimenta il voto elettronico per la prima volta

Si vota dalle 7 alle 23 della sola giornata di domenica 22 ottobre nei seggi elettorali dei comuni lombardi e veneti. Per la prima volta in Italia, la Lombardia sperimenta il voto elettronico: infatti, gli elettori dovranno scegliere tra Si, No e scheda bianca, non con la classica scheda elettorale, bensì premendo un tasto su una sorta di tablet, chiamato "Voting Machine". Inoltre, in alcuni seggi sarà presente anche una stampante per avere un riscontro cartaceo dei voti espressi.

I presidenti di seggio lombardi saranno affiancati anche da esperti, i "digital assistant", che saranno di supporto per eventuali problematiche durante il voto.

Quanto guadagnano i componenti dei seggi elettorali

I seggi elettorali in occasione del referendum del 22 ottobre saranno composti da cinque componenti: il presidente, tre scrutatori e un segretario.

Al presidente andranno 130 euro, mentre agli altri componenti (scrutatori e segretario) 104 euro.

Per poter prestare servizio durante il referendum è necessario essere cittadini italiani maggiorenni ed essere iscritti nelle liste degli elettori dei comuni al voto. Per il presidente e il segretario (che viene nominato dal presidente), è richiesto un diploma di scuola superiore come titolo di studio.

Inoltre, per alcuni seggi detti "speciali" (negli ospedali), vi saranno solamente un presidente e due scrutatori. In questo caso i compensi liquidati sono differenti, ossia 79 euro per il presidente e 53 euro per gli scrutatori.