Dopo aver documentato il primo funerale di un ghiacciaio lo scorso anno in Islanda, per Seva Project è arrivato il momento di approfondire un paese all'avanguardia mondiale in tema di sostenibilità ambientale ed energie rinnovabili: la Danimarca. Le riprese del team sono terminate il 20 agosto, il video sarà poi disponibile da dicembre. Il 50% del ricavato dalla vendita servirà per finanziare un progetto di riforestazione grazie alla collaborazione con Treedom.

Seva Project, l'idea nata da Stefano Tiozzo

SEVA è una serie di documentari che vuole raccontare alcune tematiche legate alla salvaguardia del Pianeta attraverso storie di viaggio.

Il progetto nasce dall'idea di Stefano Tiozzo, fotografo naturalista, scrittore e autore dei documentari di viaggio tra i più amati in rete. Insieme a Tiozzo, fanno parte del progetto Andrea Quirico, Simone Mazzini e Lorenzo Masci.

Il viaggio danese, rigorosamente senza aerei (in perfetto stile ecosostenibile), ci farà conoscere Ellen, il traghetto elettrico che percorre più chilometri al mondo, in funzione da soli dieci mesi, ed evita le emissioni di 2.200 tonnellate di CO2 ogni anno. A Ærø, piccola isola danese, avremo la possibilità di apprezzare l’elevato grado di sostenibilità in cui vivono le comunità che la popolano. Su quest'isola sorge il più grande campo di pannelli solari di tutta la Danimarca, utilizzati per scaldare acqua e abitazioni; invece, l’elettricità viene prodotta da sei pale eoliche posizionate sulla costa, rendendo di fatto l’isola completamente indipendente dal punto di vista energetico.

Altra tappa documentata è Samsø, una delle isole più ecosostenibili del mondo, per poi giungere a Copenaghen, prima capitale a emissioni zero entro i prossimi 5 anni, dove potremo conoscere l'albergo più ecosostenibile della città e un curioso progetto legato al kayak.

Indice di sostenibilità ambientale: la Danimarca è al primo posto nel 2020

L’indice di sostenibilità ambientale (Environmental Performance Index, abbreviato in EPI), che viene calcolato ogni due anni dalle università statunitensi di Yale e Columbia analizzando diversi indicatori, è un riferimento globale che permette di analizzare le prestazioni ambientali di 180 paesi.

L’indice considera 32 diversi indicatori attraverso i quali è possibile valutare le iniziative intraprese dalle nazioni per contrastare i cambiamenti climatici, l’inquinamento (di acqua, aria e delle altre risorse naturali) e per preservare gli ecosistemi (foreste, suolo e biodiversità).

Al primo posto di questa classifica si piazza la Danimarca (nel 2018 la Svizzera era davanti a tutti) con 82,5 punti (su un massimo di 100). Seguono poi il Lussemburgo a breve distanza (82,3 punti) e la Svizzera (81,5 punti). Il paese scandinavo è leader mondiale per quanto riguarda le politiche per il contenimento delle emissioni di gas serra, con l’obiettivo di ridurle entro il 2030 del 70%; è da segnalare, inoltre, l’eccellente gestione dei rifiuti solidi.

Ai primi posti vi sono solo paesi del vecchio continente, dopo i tre già citati abbiamo Regno Unito, Francia e Austria. Seguono poi Finlandia, Svezia, Norvegia e Germania. Undicesimi sono i Paesi Bassi; per trovare il primo paese non europeo dobbiamo scorrere fino al dodicesimo posto dove si piazza il Giappone. L'Italia si piazza al ventesimo posto con 71 punti su 100.