Nelle ultime settimane sono cominciate le convocazioni dei docenti dalle graduatorie di istituto, sia per quanto riguarda le materie specifiche, sia per quanto riguarda il sostegno. In alcune province, però, nei giorni scorsi si sono verificati degli ulteriori controlli riguardanti i titoli e i punteggi e per questo le chiamate sono state sospese solamente in alcuni istituti scolastici. Per questo gli aspiranti docenti di II e III fascia non devono disperare in quanto mancano ancora migliaia di docenti nelle scuole, e non solo di sostegno. Ovviamente i docenti di sostegno sono in numero minore e, per questo, sono sempre più richiesti, ma in alcune province del Nord e del Centro Italia vi sono sostanziose carenze anche sulle classi di concorso.
In particolare un articolo di Repubblica edizione Milano ha evidenziato il fatto che proprio nella provincia di Milano mancano ancora 2300 docenti su materia ed in particolare 1700 alle medie e un migliaio alle scuole superiori. Per questo gli istituti scolastici stanno cercando disperatamente i supplenti attingendo dalle graduatorie di istituto, prima di seconda fascia e poi di terza. In realtà si prevede che in alcune scuole le graduatorie non basteranno a ricoprire i posti e che si dovrà ricorrere alle domande di messa a disposizione arrivate nelle segreterie.
Ecco i numeri di Brescia e Milano
Ma Milano non è l’unica provincia in mancano docenti, infatti anche il Giornale di Brescia ha parlato di questa carenza di docenti.
Il noto giornale bresciano - anche se le lezioni sono appena iniziate - ha pubblicato un primo bilancio della situazione scolastica in provincia. E, a dispetto di quanti pensavano che Brescia fosse stata una delle province più scelte dagli aspiranti docenti di III fascia, l’istruzione bresciana ha scoperto di avere meno docenti di quanti ne servano.
In particolare sono seicento gli insegnanti ordinari che mancano all’appello, senza contare i 400 sul sostegno. Questi dati sottolineano ancora una volta come la carenza di docenti sia un fatto diffuso più nelle regioni settentrionali che in quelle meridionali, come la Sicilia, dove centinaia di insegnanti vincitori di concorso aspettano ancora la loro cattedra.
Non tutti, infatti, possono spostarsi per via di situazione familiari difficili o economiche e per questo a molti aspiranti docenti delle regioni meridionali non resta che aspettare il prossimo concorso che si terrà presumibilmente nel 2018, con modalità di valutazione del tutto nuove.