Quello sulle Pensioni è un argomento che, per forza di cose, continua a tenere banco in Italia. Da una parte ci sono le norme esistenti, dall'altra le modifiche che il Governo vorrebbe introdurre, le proposte che vengono dai gruppi parlamentari all'opposizione e, per finire, anche i Sindacati. Tante voci in capitolo, tanti modi di penare e una convergenza di idee sempre più difficile da trovare, a maggior ragione quando ci si avvicina a quella che potrebbe essere una campagna elettorale.
Pensioni: le ultime proposte
Le pensioni, allo stato attuale, sono regolate dalla Legge Fornero.
Un capitolo della storia politica italiana, inserita all'interno della parentesi Monti, che ha sensibilmente reso "complicata" la vita di chi vuole andare in pensione e che ancora oggi non riesce a trovare la via per congedarsi dal lavoro per via dei paletti disposti dalle norme istituite durante il famoso "governo tecnico" del Professor Monti. C'è chi come la Lega di Matteo Salvini, andando all'esecutivo, sarebbe pronto a riscrivere di sana pianta ciò che il Governo Monti ha messo in atto ed altri come il Movimento Cinque Stelle che sarebbero meno disposti ad una rivisitazione radicale, ma allo stesso tempo si impegnerebbero ad allargare la possibilità dell'uscita anticipata dal lavoro attraverso meccanismi che non minerebbero alla sostenibilità del sistema previdenziale.
Sempre Salvini si è scagliato in maniera decisa contro le novità introdotte dall'istituzione del'Ape, definita addirittura una fregatura per l'uscita anticipata dal lavoro.
Pensioni: opzioni donna e ultime news, le novità
Riguardo alle pensioni risulta di stretta attualità la questione relativa alle donne che, ben presto, potrebbero trovarsi a lavorare ben due anni in più prima di arrivare alla pensione.
Sarebbe l'effetto derivante dal cumulo dell'equiparazione dei generi e dall'innalzamento dell'età pensionabile scaturente dall'allungamento dell'aspettativa di vita. L'obiettivo, in particolare, è incentivare misure sperimentali come "Opzione Donna", attraverso cui un'esponente del gentil sesso potrebbe andare in pensione a 57-58 anni, 35 anni di contributi ed un taglio sull'assegno pensionistico del 25-30%.
Al di là di quelle che sono le richieste dei "Cinque Stelle" resta sempre irremovibile la posizione dei sindacati che non paiono orientati ad accettare che in un futuro si possa andare in pensione a 70 anni. La sensazione è che sarà davvero difficile trovare un accordo e qualunque sia il destino ci sarà più d'una parte scontenta.