Si va in pensione sempre più tardi e con assegni sempre più bassi rispetto al 2009, al 2012 ed al 2015: chi è andato in pensione anticipata o di vecchiaia fino a quegli anni, infatti, potrà godere, a tutt'oggi, di una pensione con importo di molto maggiore rispetto a chi è uscito negli ultimi anni. Nel 2009, primo anno del triennio di riferimento delle Pensioni prima della riforma Fornero, si andava in pensione anticipata anche con 57 anni di età e una pensione anche del 10-11 per cento in più rispetto ad oggi. Il calcolo è stato fatto dal quotidiano Italia Oggi che ha stimato la perdita degli importi delle pensioni.
I tagli derivano dagli aggiornamenti effettuati sui coefficienti di calcolo delle pensioni che impongono ai contribuenti di lavorare di più (fino ai 70 e 7 mesi, secondo la riforma Fornero) per recuperare qualcosa sugli importi e, comunque, si arriva a guadagnare di meno.
Pensione anticipata e pensioni vecchiaia Inps 2017: quanto di assegno?
Proprio l'andamento dei coefficienti, che trasformano il montante dei contributi in pensione, stanno erodendo gli assegni con il loro trend al ribasso. L'ultimo aggiornamento, valido dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2018, a parità di condizioni, ha infatti ridotto gli assegni delle pensioni dell'11-12 per cento: occorre considerare, infatti, che riduzioni degli assegni sono nell'ordine del 2 per cento del 2016 rispetto al triennio 2013/2015, del 3 per cento del 2015 rispetto al 2012 e del 7 per cento del 2012 rispetto al 2009.
Occorre, pertanto, lavorare di più per recuperare parte della pensione che viene tagliata dal coefficiente di trasformazione delle pensioni. Più semplice prendere in considerazione dei calcoli fatti da Italia Oggi su montanti contributivi (ovvero il totale dei contributi versati da un contribuente nella vita lavorativa) per ogni100 mila euro.
Con uscita per la pensione a a 65 anni, nel 2009, ogni 100 mila euro di montante spettavano 6.136 euro di pensione. Nel triennio 2010, 2011 e 2012, a parità di condizioni, la pensione si è ridotta a 5.620 euro, pertanto con 516 euro in meno rispetto all'uscita del 2009.
Ultime novità oggi sulle pensioni Inps: quale importo dal 2017, 2018 e 2019?
Ulteriori riduzioni degli importi delle pensioni si sono verificati nei trienni successivi: infatti, chi è andato in pensione dall'inizio del 2013 alla fine del 2015, per ogni 100 mila euro di montante dei contributi ha avuto 5.435 euro di pensione. Ovvero, 185 euro in meno rapportato a chi è andato in pensione nel triennio precedente, ossia entro la fine del 2012 e 700 euro in meno rispetto all'uscita entro fine 2009. Ed eccoci alle pensioni di oggi: chi a in pensione in questo triennio, ovvero dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre del prossimo anno, per ogni 100 mila euro di contributi versati, prenderà una pensione di 5.236 euro.
La pensione, pertanto, si ridurrà di 109 euro rispetto a chi fosse uscito entro fine 2015, di 185 euro in flessione rispetto alle uscite entro fine 2012 ed addirittura di 810 euro in meno rispetto a chi è andato in pensione entro la fine del 2009. Ulteriori riduzioni delle pensioni sono previste a partire dal 1° gennaio 2019 quando i coefficienti che determinano gli importi delle pensioni verranno ulteriormente ridotti e non più ogni tre anni, bensì ogni biennio.