Sindacati e diversi partiti sempre più convinti a portare avanti la battaglia per l'abrogazione o le modifiche strutturali alla riforma Pensioni targata Monti-Fornero. Tra i partiti continua a farsi sentire in tal senso la voce della Lega nord di Matteo Salvini, di Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. Tra i sindacati, tutti d'accordo a modificare la legge Fornero, si fa sentire nelle ultime ore la voce del leader della Cisl Annamaria Furlan. Mentre ad insistere per lo stop all'aumento dell'età pensionabile, sulla stessa lunghezza d'onda delle organizzazioni sindacali, è il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano.

Pensioni, leader Cisl: eliminare strutture insopportabili della legge Fornero

"E' necessario - ha dichiarato il segretario generale della Cisl - togliere alcune strutture veramente insopportabili - ha sottolineato - della legge Fornero". La riforma pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese aumentò drasticamente l'età pensionabile e introdusse pesanti penalizzazioni sulla pensione anticipata, costringendo di fatto gli ultrasessantenni a restare al lavoro e lasciando praticamente i giovani disoccupati. "La prima parte dell'accordo con il Governo - ha detto Annamaria Furlan intervenendo a Trieste durante un incontro su pensioni e lavoro - ha ripristinato la flessibilità in uscita".

Furlan: con la fase 2 della riforma pensioni misure favorevoli per giovani

Il riferimento è all'Anticipo pensionistico volontario, all'Ape sociale e alla Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci introdotti con la prima parte di riforma pensioni inclusa nella legge di Bilancio 2017. Adesso prosegue il confronto sulla seconda parte tra governo e sindacati.

"Quella che stiamo discutendo con il Governo - ha spiegato il segretario generale della Cisl - è proprio come creare un sistema pensionistico più favorevole - ha evidenziato la Furlan nel secondo quanto riporta l'Agi - per le giovani generazioni oggi penalizzate per la previdenza". Intanto, il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Cesare Damiano (Pd), continua a chiedere al Governo Gentiloni il blocco dell'innalzamento dell'età pensionabile, terreno di scontro nell'ambito del tavolo di confronto sulla fase 2 della riforma pensioni tra governo e sindacati. "Ci aspettiamo una correzione al ribasso - ha dichiarato il parlamentare del Partito democratico - dell'aumento di cinque mesi dell'età pensionabile previsto dal 2019".