E' ancora tutta da giocare la partita sulla riforma Pensioni, come emerge dalle reazioni e dai commenti che stanno accompagnando la firma da parte del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni del decreto attuativo dell'Anticipo pensionistico volontario che chiude di fatto il cerchio sulla fase 1 mentre prosegue in maniera piuttosto accesa il confronto sulla fase 2. Non sono del tutto soddisfatti, anzi si potrebbe forse dire il contrario, i sindacati che ancora attendono risposte dall'esecutivo su vari fronti, tra i quali le proposte per la proroga o la stabilizzazione del regime sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici e l'ampliamento a tutti i lavoratori precoci della formula Quota 41 concessa con la fase uno solo ai lavoratori invalidi, che assistono parenti disabili o che svolgono lavori gravosi.
Pensioni, oggi 5 settembre confronto governo-sindacati su riforma fase 2
"La nostra battaglia non è finita - ha dichiarato ieri Annamaria Furlan, leader della Cisl, commentando la firma del decreto Ape - per correggere le orribili storture - ha evidenziato - della riforma Fornero". Diversi, secondo la Cisl, i punti da modificare della legge Fornero a partire dallo stop all'aumento dell'età pensionabile per l'adeguamento alle aspettative di vita rilevate dall'Istituto nazionale di statistica. Oltre alle critiche nel merito e alla replica alla sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli ricorda che l'Anticipo pensionistico volontario, al di là della firma del decreto, è "tutt'altro che operativo".
Diversi i passaggi mancanti, in effetti, per l'attivazione della pensione anticipata per gli over 63 con la formula del prestito previdenziale. Il decreto attuativo dovrà ancora essere registrato dalla Corte dei Conti e dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Poi si attende la circolare dell'Inps e la sottoscrizione degli accordi con le assicurazioni e le banche.
Per la Cisl di Furlan la battaglia continua per modificare la legge Fornero
Un processo che nasconde diverse "insidie, soprattutto - secondo il segretario confederale del sindacato rosso - in termini di tassi d'interesse da applicare a carico dei lavoratori". La Uil ricorda infatti che l'Ape volontario è comunque uno strumento costoso per i lavoratori, certamente tra le formule meno convenienti per andare in pensione qualche anno prima rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero.
Ma la battaglia continua. "La Uil - ha detto Domenico Proietti - è impegnata nella fase 2 di confronto con il governo ad affrontare - ha spiegato il segretario confederale Uil - gli altri temi sui quali è urgente intervenire per migliorare - ha concluso - il nostro sistema previdenziale". Partita ancora aperta, dunque, sulla fase due della riforma pensioni, al momento sembrano distanti le posizioni tra governo e sindacati nell'ambito del tavolo di confronto che torna a riunirsi oggi (5 settembre) e sembra difficile che si possa raggiungere un'intesa.