Il cumulo dei contributi è una misura prevista all'interno della legge di bilancio 2017 e nata con lo scopo di valorizzare i versamenti effettuati presso diverse gestioni dell'Inps e/o diverse casse professionali. Nella pratica, si tratta di un nuovo strumento senza scadenza diverso dalla ricongiunzione dei contributi e dalla totalizzazione, che in diversi casi può offrire un'alternativa meno penalizzante. Il principale vantaggio del cumulo consiste nel meccanismo di calcolo presente alla sua base, che procede nel rispetto delle peculiarità caratteristiche di ogni singola gestione di riferimento.

Pensioni flessibili e cumulo gratuito: come funziona l'opzione

Il ricorso al cumulo consente di ottenere un futuro assegno calcolato secondo il metodo pro quota. Questo significa che ogni gestione effettuerà i conteggi secondo i propri peculiari sistemi di funzionamento e comunque sulle regole che gli sono proprie. L'Inps si occuperà invece di coordinare tutto il meccanismo, ricevendo le varie quote e pagando un assegno unico al pensionato. Grazie al ricorso al cumulo, anche i professionisti ed i lavoratori autonomi possono acquisire il diritto ad utilizzare tutti i propri versamenti per raggiungere con maggiore semplicità i requisiti utili per l'accesso alla pensione di vecchiaia o quella di anzianità (42 anni e 10 mesi per gli uomini ed un anno in meno per le donne, indipendentemente dall'età e senza penalizzazioni).