Non sembra aver sortito gli effetti sperati, almeno per il momento, il tavolo di confronto tra l'esecutivo e le parti sociali sulla fase 2 della riforma Pensioni. L'obiettivo sia del governo sia dei sindacati, stando alle intenzioni iniziali, è quello di concludere il tavolo sottoscrivendo un verbale d'intesa generale sugli interventi da attuare, così come è avvenuto con la fase 1 della riforma pensioni che comincia a dare i suoi frutti con l'Ape volontario, l'Anticipo pensionistico sociale, la Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci e altre misure come il cumulo gratuito dei contributi previdenziali, l'ampliamento della no tax area pensionati, il potenziamento e l'estensione della quattordicesima.
Ma il confronto sulla fase 2 prosegue tra "incomprensioni" e polemiche tra esecutivo e parti sociali.
Pensioni, Camusso: cambiare il sistema attuale, non regge più
Così come il leader della Cisl Annamaria Furlan, anche il segretario generale della Cgil Susanna Camusso incalza il governo sulla necessità di modificare strutturalmente la legge Fornero. "Il governo - ha dichiarato il leader del sindacato rosso secondo quanto riporta l'Agi - non ha proposto una riforma delle pensioni e - ha proseguito - invece di risponderci sulla necessità di costruire un sistema flessibile, ha proposto - ha spiegato - di allargare un po' l'Anticipo pensionistico sociale". Non va affatto, secondo il leader della Cgil che chiede al governo di cambiare passo e agire concretamente per modificare la riforma pensioni varata sei anni fa e che continua a creare numerosi problemi di carattere sociale sempre più difficili da gestire, come la crescente disoccupazione giovanile mentre gli ultrasessantenni continuano a lavorare a prescindere dal lavoro svolto.
I sindacati propongono modifiche alla legge Fornero con la fase 2
"Un tema - ha detto parlando dell'Ape social a Palermo - che come è noto riguarda alcune categorie molto specifiche e non ha in mente, invece, che il sistema attuale - ha sottolineato - non regge e va cambiato". Susanna Camusso dunque in linea con il leader della Cisl Annamaria Furlan e il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, che già sulla fase 1 della riforma pensioni si erano trovati d'accordo proponendo al Governo Gentiloni una piattaforma unitaria, così come sta sostanzialmente avvenendo per il confronto sulla fase 2 che riprende nei prossimi giorni quando torneranno a riunirsi attorno al tavolo il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti e i leader di Cgil, Cisl e Uil.