Arriva un nuovo aggiornamento dalla Camera in merito al tema del part time agevolato. Negli ultimi giorni è stata infatti pubblicata la risposta scritta del Governo ad un'interrogazione centrata proprio sul meccanismo di accompagnamento alla pensione. Il quesito, a prima firma dell'On Patrizia Maestri, chiedeva di fare il punto della situazione al riguardo, "con particolare riferimento al numero delle istanze presentate e accolte ed all'ammontare delle risorse impiegate per far fronte agli oneri conseguenti alla sua applicazione". Si chiede quindi di indicare "se, nel limite delle risorse eventualmente ancora disponibili, non si ritenga di valutare di assumere iniziative per la proroga della misura al 31 dicembre 2019, estendendola anche ai lavoratori del settore privato in procinto di maturare il diritto al trattamento pensionistico anticipato".
Come funziona il pensionamento tramite part time agevolato
Nella risposta scritta del Governo si fa prima di tutto il punto sul meccanismo di funzionamento dell'opzione di uscita dal lavoro. "Il part time agevolato è una misura sperimentale, introdotta dall'articolo 1, comma 284, della legge di stabilità 2016, che consente ai lavoratori dipendenti del settore privato a tempo indeterminato di ridurre su base volontaria l'orario di lavoro. Tale misura, incentivando economicamente la riduzione di orario di lavoro dei lavoratori prossimi alla pensione di vecchiaia con costi distribuiti tra lavoratore, datore e Stato, rientra in un quadro di interventi volti a realizzare una maggiore flessibilità nell'uscita dal mondo del lavoro".
Per quanto riguarda il suo funzionamento, con il part time agevolato il lavoratore si vedrà accreditare all'interno del proprio stipendio mensile l'equivalente dei contributi che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all'Inps per le ore lavorative corrispondenti ad un inquadramento full time. Allo stesso tempo l'Inps provvederà a garantire all'assicurato una copertura previdenziale completa attraverso contributi figurativi per un importo equivalente alla retribuzione che sarebbe stata percepita se il richiedente fosse stato impiegato a tempo pieno.
Il lavoratore dovrà però far fronte ad una parziale riduzione della propria retribuzione, dovuta appunto ad un minore quantitativo effettivo di ore lavorate.
I dati del Ministero sull'accoglimento delle domande
Per quanto concerne i dati riguardanti la fruizione del part time agevolato, dal Ministero del lavoro si parla di 162 domande inviate tra il 2016 ed il 2017, di cui 121 hanno trovato accoglimento.
"Le risorse finanziarie utilizzate, sino ad oggi, relativamente agli anni 2016, 2017 e 2018 ammontano complessivamente a 1.208.959,44 euro. Sulla base di questi dati, che mostrano un utilizzo assai limitato della misura, il Governo avvierà una riflessione, al fine di verificare l'eventualità della proroga della misura per il prossimo anno".
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