L'omofobia è un problema che attanaglia l'odierna società, come più volte descritto nelle cronache nazionali che hanno colmato alcune delle pagine più nere e sporche della storia del nostro Paese. Ogni anno la legge tenta di inasprire le pene contro coloro che si macchiano di reati barbari contro individui che hanno semplicemente un orientamento sessuale differente, ciò che si è avviato nell'ateneo torinese rappresenta quindi un passo in avanti molto importante verso una nuova cultura dell'uguaglianza.
Il fatto
Per la prima volta un'università italiana ha deciso di dedicare un percorso formativo indirizzato a questo delicato tema.
Il corso sarà tenuto dalla Professoressa Maya De Leo, è varrà ben sei crediti formativi, non sarà un corso obbligatorio ma facoltativo, istituito dal dipartimento di Studi umanistici. Il corso, da ciò che è possibile apprendere attraverso i canali ufficiali dell'ateneo, si fonda sul voler fornire informazioni relative ad una cultura storica del fenomeno dell'omosessualità, in uno spazio geografico che si estende tra Europa e Stati Uniti.
Il percorso didattico si svilupperà in 18 lezioni che tratteranno, tra le altre cose, le rappresentazioni dell'omosessualità tra il Settecento e l'Ottocento, fino al concetto moderno del fenomeno sociale, senza tralasciare l'analisi sul modo in cui oggi i canali di comunicazione di massa reperiscono e divulgano queste tematiche.
Il corso sarà avviato ufficialmente a fine aprile 2018 e proseguirà fino a inizio giugno. Certamente un'iniziativa lodevole al fine di porre degli argini culturali alle violenze scellerate perpetrate in nome di un falso concetto di "normalità" che è relativo ai limiti spazio-temporali dell'essere umano
L'omofobia, al pari di ogni altra forma di criminalità, non si combatte con il braccio violento della legge ma sui banchi di scuola ed in famiglia, luoghi nei quali si formano il carattere e l'indole dei futuri adulti, e che purtroppo oggi non sembrerebbero ancora all'altezza del loro compito.
Non lo dice il sottoscritto che il fenomeno del bullismo dilaga a macchia d'olio al pari di ogni altra forma di violenza, lo citano sempre più spesso le cronache nazionali e locali, su giornali e telegiornali. Certamente occorre apprendere positivamente l'iniziativa dell'università di Torino, augurandosi che sempre più istituzioni scolastiche, a tutti i livelli, attivino corsi simili, magari battezzati con il nome di: "Scienza del rispetto"