Pomeriggio movimentato quello di ieri per l'ex ministro del Lavoro elsa fornero, invitata ad un convegno organizzato dall'Università di Siena dal titolo "Alfabetizzazione finanziaria come strumento di progresso individuale e sociale". La professoressa è stata accolta da una contestazione di una decina di studenti, che non hanno avuto alcuna remore nel dimostrare la propria contrarietà nei confronti della riforma Pensioni e quella del lavoro varate durante il governo Monti. I giovani studenti universitari avevano uno striscione che riportava la seguente frase "Addio pensione, benvenuta disoccupazione".

La contestazione all'ex ministro Fornero

Il convegno prevedeva la diretta streaming dalla pagina ufficiale Facebook del dipartimento di Scienze Politiche (@dispiunisi). Il video è stato poi pubblicato su Facebook. Nel filmato si vede l'arrivo in aula del gruppo di studenti intenzionati a contestare la professoressa Elsa Fornero, che al suo arrivo viene accolta dalla dura reprimenda da parte di uno studente universitario. Il giovane, fra le altre cose, contesta all'ex ministro del Lavoro l'abolizione dell'articolo 18. Accusa alla quale la Fornero risponderà pochi minuti dopo, affermando di averlo soltanto cambiato.

Qualche istante dopo arriva la contestazione di un altro studente. I toni si accendono, con il clima che diventa più pesante.

Il ragazzo insulta a più riprese l'ex ministro, proferendo ingiurie quali "fai schifo", frase ripetuta più volte prima che lasciasse l'aula, fra l'applauso degli altri colleghi universitari presenti. Prima che si arrivasse all'insulto, il giovane studente ha ricordato alla Fornero gli errori che spesso le vengono attribuiti, come l'aumento dell'età pensionabile e l'impossibilità per determinate categorie di lavoratori di andare in pensione.

Temi su cui Elsa Fornero è chiamata a confrontarsi quotidianamente, con centinaia di lavoratori che sui gruppi social le contestano il fatto di non poter andare in pensione dopo 41 anni di contributi (lavoratori precoci) e della disoccupazione giovanile, con l'Italia che ha uno dei tassi più alti a livello europeo (insieme a Spagna, Portogallo e Grecia, che rappresentano l'anello debole dell'Europa da questo punto di vista).

Nelle prossime 48 ore, stando al comunicato del Patronato della Cgil, numerosi lavoratori rischiano di veder sfumata la possibilità di ottenere la pensione anticipata a 63 anni per via dell'eccessiva rigidità da parte dell'Inps sulle domande di richiesta di accesso all'Ape social.