I recenti dati sulla crescita dell'emigrazione dei giovani e sull'elevata disoccupazione tra gli under 35 in Italia sta facendo correre ai ripari il Governo. Spesso si tratta di persone con un elevato grado d'istruzione: diplomati e laureati con un buon bagaglio di conoscenze, ma che non riescono ad inserirsi nel nostro mercato. Per cercare di invertire la rotta l'esecutivo tenta di accorciare la distanza che normalmente separa il passaggio dalla scuola al lavoro. L'idea è di garantire alle aziende una decontribuzione, che però non sarà a pioggia, ma diversificata in base a due fasce di età.
Due differenti livelli di decontribuzione per gli under 30 e 35
Partiamo con la prima fascia di età, ovvero i giovani fino a 29 anni. Per loro l'esecutivo sta studiando un pacchetto di aiuti sotto forma di decontribuzione triennale del 50% destinata ai datori di lavoro, che però devono impegnarsi nell'assunzione. Un vantaggio sarà disponibile anche per chi dovesse decidere di puntare sugli under 35, ma in questo caso la decontribuzione si ridurrà ad un solo anno. Per poter beneficiare dell'incentivo, sarà necessario stipulare un contratto di tipo indeterminato. Mentre lo sgravio potrà salire fino al 100% in alcuni casi specifici, come per i Neet 29enni che risiedono nel Sud Italia.