La posizione di Tito Boeri, presidente dell'Inps, sarebbe a rischio secondo quanto riportato in un recente approfondimento dal collega Francesco Pacifico di Lettera43. Il professore potrebbe essere messo alla porta dopo la riforma della governance degli enti previdenziali. Intanto prosegue la protesta delle lavoratrici che richiedono Opzione Donna, con una figura chiave che sta sempre prendendo maggiore rilevanza. Infine, ci occuperemo della risposta del governo sul tema esodati. Le ultime notizie sulle pensioni aggiornate ad oggi 10 ottobre hanno per protagonista l'economista Boeri, su cui da tempo si concentrano le critiche della maggioranza dei politici e degli stessi sindacati.

Inps, Boeri via prima delle elezioni politiche?

Il numero uno dell'Inps Tito Boeri potrebbe essere spinto a lasciare la presidente dell'istituto previdenziale già prima delle elezioni politiche del 2018, all'indomani della riforma della governance con la quale il Governo introdurrebbe nuovamente il cda, che di fatto toglierebbe dei poteri al presidente. L'indiscrezione arriva dal portale Lettera43, con l'approfondimento a cura del giornalista Pacifico. I rumors sono destinati ad aumentare nel corso delle prossime settimane.

La posizione di Boeri nei confronti delle ultime novità in tema previdenziale è stata netta, come da sua abitudine. In merito all'ipotesi del blocco dell'aspettativa di vita, il professore della Bocconi ha affermato in più di un'occasione la propria contrarietà, sottolineando come l'adeguamento dell'età pensionabile agganciato alla speranza di vita sia uno strumento essenziale per mantenere la sostenibilità del sistema pensionistico italiano.

Posizione contraria anche nei confronti di un eventuale intervento sulla pensione anticipata delle donne.

Protocollo Opzione Donna, la figura chiave

Negli ultimi giorni sta emergendo una figura sempre più centrale riguardo al tema della proroga di Opzione Donna, quella di Roberto Ghiselli, il segretario confederale della Cgil.

Il sindacalista ha mostrato a più riprese la sua vicinanza alla causa, come dimostrano le recenti parole delle amministratrici dei due gruppi più importanti presenti sui social, Movimento Opzione Donna di Lucia Rispoli e Teresa Ginetta Caiazzo e Opzione Donna Proroga al 2018 di Giulia Molinaro e Vania Barboni.

Le amministratrici in queste ore stanno chiedendo alle iscritte dei due gruppi di confermare la propria adesione alla protesta che coinvolgerà le maggiori piazze italiane nella giornata di sabato 14 ottobre, quando Cgil Cisl e Uil protesteranno contro il Governo chiedendo fra le altre cose risposte certe sul dossier della fase 2.

Uno dei punti evidenziati dal documento unitario dei sindacati è la verifica delle risorse disponibili per il proseguimento di Opzione Donna al 2018. Sul tema si è esposto pubblicamente di recente Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro alla Camera, intervenendo alla trasmissione Coffee Break di La7 condotta da Andrea Pancani.

Esodati, la risposta del governo

Doccia gelata per gli esodati che rimangono ancora senza salvaguardia dopo i numerosi provvedimenti presi dal governo dopo il varo della riforma Fornero, da cui è nata l'odissea di quella che è a tutti gli effetti una nuova categoria sociale del nostro Paese. Il sottosegretario al Ministero del Lavoro Luigi Bobba ha risposto all'interrogazione parlamentare dell'onorevole Maestri, specificando come al momento non siano all'esame del governo nuovi interventi in materia.

L'ipotesi di una nona salvaguardia si è fatta largo nelle ultime due settimane dopo la presentazione di due risoluzioni alla commissione Lavoro da parte degli onorevoli Simonetti e Rizzetto. La questione, al momento, rimane però ferma. Per aggiornamenti sul capitolo esodati e le ultime novità sulle pensioni vi invito a cliccare il tasto Segui posizionato in alto a destra a fianco al nome dell'autore dell'articolo.