"Quello che è importante è che noi per la prima volta abbiamo reintrodotto una flessibilità vera per 11 categorie di lavoratori intorno ai 63 anni, quindi anticipando di 3 anni e 7 mesi". Lo afferma il Segretario Confederale della Uil Domenico Proietti intervenendo alla trasmissione televisiva "Fuori TG" di Rai Tre. "Il numero delle domande presentate sta a dimostrare che era un'esigenza vera del mondo del lavoro e quindi anche in questo caso, si tratta di un provvedimento importante per le persone". Sull'APE volontaria il sindacalista ha fatto notare "che ha un costo importante per i lavoratori.
Noi abbiamo espresso perplessità e ci siamo battuti sull'APE sociale. In ogni caso, essendo appunto su base volontaria, ogni lavoratore si farà i conti e deciderà se utilizzarla. Ma quello che va sottolineato è il ritardo con il quale il Governo ha fatto il relativo decreto. Ci ha messo un anno, per questo noi stiamo chiedendo di fare un altro passo avanti nella nuova legge di stabilità".
APE volontaria: situazione imbarazzante sulla mancanza del decreto
Proprio i ritardi accumulati negli scorsi mesi appaiono tra le maggiori criticità per la fruizione dell'APE volontaria. A tal proposito Proietti ribadisce: "è veramente imbarazzante che per fare un decreto attuativo ci si impieghi un anno. Questo deve funzionare in Italia, ci vuole tempestività per dare risposta alle esigenze del Paese.
Su ogni cosa c'è una burocrazia che le persone non capiscono".
Legge di bilancio 2018: gravissimo non aver pubblicato il testo
In merito invece alla nuova Manovra il Segretario confederale UIL etichetta come "gravissimo che dopo una settimana dall'approvazione della legge di bilancio da parte del Consiglio dei Ministri non ne sia stato ancora pubblicato il testo".
Secondo il sindacalista si tratta di "una prova della grande indeterminatezza e confusione" che caratterizza l'attuale politica economica riguardo a temi importanti come quelli della previdenza e del fisco. "Questa perdurante assenza di indicazioni" conclude Proietti, "crea disorientamento tra le forze produttive ed i cittadini".
Si dimostra quindi di un approccio approssimativo e superficiale "che il nostro Paese non merita".
Cumulo gratuito: passo avanti importante, ma dal CODS si ricorda l'esclusione su opzione donna ed esodati
"Il cumulo gratuito riguarda quasi 100mila lavoratori. Ci sono degli aspetti tecnici da affinare, però il sistema è semplice. Si mettono insieme i contributi e ogni ente paga proquota la pensione. Quello che è importante è che i lavoratori non devono pagare più niente, mentre prima per mettere insieme i contributi pagavano decine di migliaia di euro". Sulla questione è arrivata anche una richiesta di aiuto da parte della fondatrice del CODS Orietta Armiliato, che ha commentato chiedendo il sostegno del sindacato.
"Il Cumulo gratuito non è usufruibile né per le donne al fine di poter esercitare il diritto di accesso alla misura dell'OpzioneDonna, né ai lavoratori esodati: questa iniquità "grida vendetta"... Noi del CODS stiamo sostenendo da sempre questa istanza, la UIL ci da una mano?".
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