Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 1 ottobre 2017 riprendono innanzitutto il pressing dei sindacati, che chiedono al Governo di superare le rigidità dell'attuale sistema e di favorire il turn over. Nel frattempo proseguono anche le nuove richieste dalla politica, mentre dalle indiscrezioni di stampa viene lanciato un allarme sulla possibile necessità di dover tornare a mettere mano ai conti previdenziali con una nuova manovra, dopo la legge Fornero del 2011. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro articolo di approfondimento.

Pensioni, le nuove richieste di Cisl e Uil

Nella giornata di ieri sono arrivati nuovi aggiornamenti dai sindacati in merito alla Fase 2 ed al confronto con il Governo. Tra le priorità della Cisl, il Segretario nazionale Maurizio Petriccioli ha ricordato "il blocco dell'adeguamento all'aspettativa di vita previsto per il 2019 e l'individuazione di un nuovo criterio che rispetti le diversità e peculiarità di tutti i lavori", ma anche l'abbattimento delle disparità di genere, il riconoscimento dei lavori di cura, la flessibilità per le pensioni contributive ed il rilancio della previdenza integrativa. Per quanto concerne la ricerca di una possibile quadra la situazione resta però ancora incerta.

"C'è ancora molto da fare", evidenzia il sindacalista, che prende tempo e prima di esprimere un giudizio attende di vedere in che modo proseguiranno i prossimi incontri. Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Uil, che si è espressa tramite il Segretario Confederale Carmelo Barbagallo durante un'intervista rilasciata per il Corriere della Sera.

Ad una domanda diretta sul tema delle donne, il sindacalista ha spiegato che "bisogna dare più garanzie e flessibilità. E per ogni figlio una donna dovrebbe andare in pensione un anno prima".

Pensioni delle donne, dal prossimo anno si esce dal lavoro a 66 anni e 7 mesi

Nel frattempo la legge Fornero prosegue nella proiezione dei propri effetti.

Per le donne questo significa che a partire dal prossimo anno i requisiti di pensionamento tramite l'uscita di vecchiaia saranno effettivamente equiparati a quelli degli uomini. Dunque, nel 2018 si dovranno maturare almeno 66 anni e 7 mesi di età per ottenere l'agognato pensionamento, oltre ad almeno 20 anni di contribuzione. Durante lo stesso periodo resterà invece ancora presente rispetto agli uomini il vantaggio di un anno (in meno da maturare) per i requisiti della pensione di anzianità, che potrà essere raggiunta a partire dai 41 anni e 10 mesi (indipendentemente dall'effettiva età anagrafica e senza l'applicazione di penalizzazioni).

Riforma previdenziale, Libero mette in guardia contro la necessità di nuove manovre correttive

Dopo la Manovra Fornero del 2011, potrebbe rendersi necessario nei prossimi anni un nuovo intervento correttivo a causa della difficile situazione dei conti. A supporlo è il quotidiano Libero, che ha pubblicato un articolo a firma Franco Bechis nel quale lancia l'allarme su alcune considerazioni contenute nel Def. Secondo il giornalista, la spesa potrebbe andare fuori controllo a causa delle dinamiche demografiche e dell'andamento del Pil. Uno scenario che vedrebbe crescenti richieste dagli organismi internazionali e dall'Ue riguardo l'adozione di misure di contenimento della spesa previdenziale.

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