Accesa più che mai, dopo la nuova riunione tra governo e sindacati dei giorni scorsi, la discussione politica sulla fase due della riforma Pensioni. Al momento, dopo le polemiche dei giorni scorsi, è tregua tra l'esecutivo guidato dal premier Paolo Gentiloni e il Partito democratico coordinato dal segretario Matteo Renzi.

Pensioni, ancora scontri e polemiche sulla fase due della riforma

Ed è tutta da raggiungere l'intesa del governo con le parti sociali. Continua lo scontro sull'aumento dell'età pensionabile a 67 anni, a partire dal 2019, per effetto dell'automatismo previsto dalla legge Fornero per l'adeguamento all'aspettativa di vita rilevata dall'Istat.

La discussione continua in attesa della nuova riunione tra governo e sindacati per fare il punto della situazione, il dibattito politico e sindacale sulla fase due della riforma pensioni si in questa ore sempre più rovente. Lo scontro duro è soprattutto sull'aumento dell'età pensionabile. "L'aumento dell'età pensionabile - ha commentato Massimo Artini, deputato e portavoce Alternativa Libera - è una vergogna".

Artini, Al: escludere alcune categorie dall'aumento età il minimo

La proposta del parlamentare, che peraltro è già in fase di studio da parte del governo, è quella di esentare alcune categorie di lavoratori dall'adeguamento automatico al rialzo dei requisiti per l'accesso al trattamento previdenziale.

"Escludere qualche categoria da questa misura - ha detto Artini - è il minimo che si possa fare. Ma resta la rabbia - ha aggiunto il deputato e portavoce di Alternativa Libera - per un provvedimento che sfavorisce tutti i lavoratori, giovani in primis", ha sottolineato.

Il 6 novembre nuovo incontro tra Governo Gentiloni e i sindacati

Il prossimo incontro tra governo e sindacati sulla riforma pensioni è in programma il 6 novembre prossimo a Palazzo Chigi. Diverse le proposte su cui si sta lavorando in attesa del vertice. Oltre all'ipotesi di ampliamento della platea dei beneficiari che saranno "salvati" dall'aumento dei requisiti anagrafici per l'accesso al trattamento previdenziale si sta ragionando anche su un nuovo sistema di calcolo per l'adeguamento dell'età alla speranza di vita con lo scopo di rendere più soft rispetto ad adesso il meccanismo.

L'intesa tra l'esecutivo e le parti sociali non è stata ancora raggiunta, l'obiettivo però resta quello di trovare un'intesa generale sulla questione previdenziale così com'è successo con la fase uno della riforma pensioni messa in campo dal Governo Renzi e già in fase di attuazione.