Una miriade di dichiarazioni tra proposte e polemiche, scontri e rinvii, annunci e promesse non mantenute da parte del Governo Gentiloni, continui cambi di posizione da parte del Pd di Renzi: non accenna a placarsi il dibattito politico sulla fase due della riforma Pensioni in vista dell'incontro a Palazzo Chigi tra il premier e i leader dei sindacati fissato per giovedì 2 novembre. Al centro del confronto, in particolare, l'età pensionabile. Si parla di una possibile norma ad hoc per rinviare lo scatto dell'età pensionabile a 67 anni a partire dal 2019 per l'adeguamento alla speranza di vita rilevata dall'Istituto nazionale di statistica.

Pensioni, il cambio di rotta del Partito democratico di Matteo Renzi

Ma si discuterà anche dell'Ape social. Il segretario del Partito democratico Matteo Renzi, che ha di fatto "costretto" l'esecutivo a cambiare posizione sulla fase due della riforma pensioni ma senza rottamare la legge Fornero, ha proposto anche l'estensione della platea dei beneficiari dell'Anticipo pensionistico sociale già introdotto con la legge di Bilancio 2017, già attivo da qualche mese non sta riscuotendo il successo sperato, così come la soluzione Quota 41 solo per una parte dei lavoratori precoci, come documento i dati diffusi nei giorni scorsi dall'Inps. Sembra destinato all'insuccesso, perché fortemente penalizzante per i lavoratori, anche l'Anticipo pensionistico volontario per gli over 63.

Al dibattito in corso si è aggiunta la voce di Debora Serracchiani. "I lavoratori - ha detto la componente della segreteria nazionale del Pd, intervenendo a Napoli alla conferenza programmatica del partito - non sono tutti uguali, non possiamo pensare che tutti - ha sottolineato la dirigente dem - arrivino in pensione a 67 anni".

Serracchiani: non tutti i lavoratori devono andare in pensione a 67 anni

Questa, dunque, la linea del Partito democratico già indicata nei giorni scorsi prima dal vice segretario Maurizio Martina poi dal segretario Matteo Renzi, che hanno di fatto capovolto la posizione precedentemente espressa a nome del partito dal responsabile economico dem Tommaso Nannicini.

"Capisco che è un momento difficile - ha proseguito Debora Serracchiani - che vanno tenuti in ordine i conti, ma noi a - ha aggiunto - riviviamo buoni ultimi dopo che in passato si andava in pensione molto facilmente e non si ragionava - ha specificato secondo quanto riporta l'Ansa - sulla speranza di vita". Non si parla espressamente di modifiche alla legge Fornero ma nel Pd di Renzi non sembrano esserci dubbi sulla necessità di rivisitare il sistema previdenziale. "Bisogna affrontare la riforma del sistema pensionistico - ha sottolineato il presidente del Friuli-Venezia Giulia - se vogliamo che si liberino posti di lavoro".