Oltre a sostenere la proposta del regime sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici nell'ambito della fase due della riforma Pensioni, sostegno del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo arriva anche alla proposta di introdurre la Quota 41 per l'accesso al trattamento previdenziale di tutti i lavoratori precoci. Non c'è comizio o apparizione tv in cui i principali esponenti del M5S non parlino in questo periodo di previdenza attaccando duramente la legge Fornero e promettendo di cambiarla se dovessero vincere le elezioni del 2018.

Pensioni, il Movimento 5 stelle per l'estensione della Quota 41 a tutti i precoci

A tornare sulla riforma pensioni e in particolare sull'estensione della Quota 41 per i lavoratori precoci è stato ieri il deputato pentastellato Alessandro Di Battista. "Con molti ci conosciamo anche personalmente, vogliono andare in pensione dopo 41 anni di lavoro e penso che ne abbiano tutto il diritto", ha detto il parlamentare del Movimento 5 stelle ospite ieri sera, insieme a una ventina di lavoratori precoci, a Quinta Colonna, il programma di approfondimento giornalistico su Rete 4 condotto dal giornalista Paolo Del Debbio. "Prima - ha spiegato il conduttore parlando dei lavoratori precoci - potevano andare in pensione con 40 di contributi, poi con 41 e ora a 42 anni e dieci mesi gli uomini e un anno in meno le donne, ma siccome è aumenta l'aspettativa di vita sono aumentati di 5 mesi anche i requisiti contributivi richiesti".

Il deputato Alessandro Di Battista torna a criticare la legge Fornero: 'Vergognosa'

"Prima - ha raccontato in studio Alessandro Di Battista - parlavo con una signora che diceva: spero di andare in pensione io anche per lasciare a un giovane il mio posto di lavoro". Il deputato ha rilanciato così la proposta di inserire nuovi elementi di flessibilità per l'uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata.

E ha colto l'occasione per rilanciare le critiche alla eccessivamente rigida legge Fornero. "Il problema della legge Fornero - ha detto - non è soltanto costringere i cittadini ad andare in pensione ormai quasi a 70 anni ma impedire ai giovani - ha sottolineato - l'ingresso nel mercato del lavoro. I nipoti scappano - ha proseguito Di Battista ai microfoni di Rete 4 - e i giovani sono costretti a lavorare fino a 70 anni, è vergognoso. In questo paese - ha aggiunto - i soldi ci stanno per tutti ma mai per mettere mano alle pensioni".