Le ultime novità al 9 novembre 2017 sulle pensioni precoci e su Opzione Donna giungono a seguito di due importanti eventi che ieri hanno visto coinvolti i lavoratori. Le donne si sono riunite per chiedere la proroga dell'Opzione Donna, almeno fino al 2018, in Piazza Montecitorio e dalla loro hanno trovato ampio supporto politico. Mentre i precoci hanno 'bussato più in alto', chiedendo udienza al Papa. Insomma, in un momento di profondo sconforto dopo l'ultimo tavolo tecnico del 6/11 tra Governo e sindacati questi si sono riversati in piazza chiedendo giustizia.
Il tavolo avrebbe portato solo all'estensione delle categorie di mestieri gravosi, da 11 a 15, per cui sarebbe previsto lo stop dell'adv dal 2019, e il nulla di fatto per donne e precoci.
Opzione Donna deve restare libera scelta
Le lavoratrici si sono ritrovate ieri a Montecitorio per chiedere l'estensione della 243/2004 o meglio dei principi in essa contenuti: vogliono, cioè, poter essere libere di scegliere se andare o meno in pensione con 57/58 anni di contributi, a seconda se dipendenti e/o autonome, dopo 35 anni di contributi versati. Nonostante la forte defalcazione sull'assegno ultimo sono tante le donne che chiedono di poter essere lasciate libere di scegliere il proprio destino previdenziale.
Molte sono, lo ricordiamo, ormai senza lavoro e senza reddito e i continui incrementi sull'età della pensione determinati dall'aumento dell'aspettativa di vita non fanno altro che alimentare l'ansia e la rabbia tra le donne. Che lamentano scarsi servizi da parte del welfare italiano ed un totale carico dei lavori di cura che pesa sulle loro spalle: figli da aiutare, genitori da accudire.
Le nonne vorrebbero, dicono, poter fare le nonne e continuare ad essere finanziariamente indipendenti e ad avere una dignità dopo anni di contributi versati .
Pensioni 2017 Maestri, Rizzetto pro estensione di opzione donna
Dalla loro Walter Rizzetto, Fratelli d'Italia, che ieri in piazza si é chiesto, appoggiando lo stesso dubbio che aleggia in molte donne, dove siano finiti i dati del contatore che avrebbero dovuto essere resi pubblici già dal 30 settembre.
L'onorevole ha promesso di continuare a stare vicino alle lavoratrici in questa battaglia che trova più che corretta. Armiliato, del Comitato Opzione donna Social, dopo aver visto il video postato sui social da Rizzetto contenente il suo discorso in piazza, lancia un appello all'onorevole affinché interroghi attraverso un Question time Poletti sui dati. Contravvenire ad un dettato di legge è quanto meno "imbarazzante" , prosegue la fondatrice del CODS, si faccia chiarezza. Maestri, pubblica sul suo profilo Fb alcune foto della Manifestazione " Questa mattina in Piazza Montecitorio con le donne che chiedono la pubblicazione dei dati del contatore (termine di legge scaduto il 30 settembre), la proroga del regime pensionistico Opzione Donna al 2018 e la sua trasformazione in misura strutturale.
Storie di donne che lottano per diritti, reddito e dignità. Siamo con loro fin dall'inizio di questa battaglia e non le lasceremo sole, fino al raggiungimento dell'obiettivo"
Pensioni precoci ed esodati, Fassina chiede correttivi su legge Fornero, stop adv ed estensione OD
Presente in piazza anche Fassina che sostiene occorrano radicali correttivi alla Legge Fornero, in quanto, dice, questa è divenuta insostenibile sul piano sociale. Abbiamo presentato dice il deputato di Sinistra Italiana, intervenendo a Montecitorio, un emendamento sulla proroga dell'opzione donna. In quanto sosteniamo che In termini attuariali, non determina costi aggiuntivi per il bilancio dello Stato. Inoltre, aggiunge, abbiamo presentato altri emendamenti alla Ldb 2018 in discussione al Senato: per la salvaguardia degli esodati e per lo stop immediato dell'iniquo meccanismo che produrrà l'innalzamento automatico dell'età della pensione, facendola ulteriormente allontanare.
Al momento lo ricordiamo, precoci e donne, sono rimasti fuori dalle proposte aggiuntive dello stop dell'adv al 2019 presentate dal Governo.
Precoci per ottenere la quota 41 si affidano al Papa
I precoci, dal canto loro, ormai sempre più delusi da quanto ottenuto dai sindacati e dal Governo hanno deciso di puntare alla Fede per ottenere giustizia, e ieri si sono ritrovati in Piazza San Pietro dopo aver chiesto udienza al Papa. Un incontro commovente, ci racconta Maurizio D'Onofrio, precoce e moderatore della pagina Fb "lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti'.È stata una grandissima gioia, dice, aver partecipato e un momento di riflessione e tutti noi abbiamo capito che non possiamo assolutamente mollare perché ora abbiamo dalla nostra parte, grazie alla benedizione del Papa anche qualcuno dall'alto".