Per Opzione Donna, quella di ieri è stata una giornata molto importante. Nel corso della manifestazione a Montecitorio, le donne del gruppo Opzione Donna Proroga al 2018 hanno chiesto i dati del contatore e l'estensione del regime sperimentale al prossimo anno. Diversi politici hanno sostenuto la causa delle lavoratrici. A partire da Walter Rizzetto, che ha confermato il proprio appoggio, assicurando che insieme al suo partito (Fratelli d'Italia) proseguirà la battaglia al fianco delle donne. Anche gli onorevoli Andrea Maestri e Giuseppe Civati (Possibile) hanno presenziato alla mobilitazione.
Sul sito possibile.com, inoltre, è possibile leggere l'approfondimento sull'impegno del partito dell'area di sinistra.
Le lavoratrici di Opzione Donna in piazza per la proroga
I dati del contatore, la proroga al 2018. Due i temi chiave della protesta di ieri in piazza Montecitorio a Roma delle lavoratrici, che da tempo chiedono una svolta. Opzione Donne è il regime sperimentale che permette di andare in pensione prima dei 60 anni con 35 anni di contributi. Ad oggi, il sistema previdenziale italiano prevede l'uscita a 66 anni e 7 mesi oppure dopo 41 anni e 10 mesi (pensione di anzianità contributiva, un anno in più per gli uomini).
In piazza c'era anche Walter Rizzetto, che ha dedicato parte del suo tempo ad ascoltare le richieste delle lavoratrici, ampiamente note al deputato di Fratelli d'Italia, nonché vice presidente della commissione Lavoro alla Camera dei Deputati.
Con un video di quasi dieci minuti postato sul suo profilo ufficiale, Rizzetto ha voluto condividere un momento della sua giornata di ieri insieme alle iscritte al gruppo di Giulia Molinaro e Vania Barboni. Una mattinata intensa, che in tante si augurano possa essere decisiva per le lavoratrici.
"Governo inadempiente". Così si legge su Possibile.com, il portale istituzionale del partito a cui appartengono gli onorevoli Giuseppe Civati e Andrea Maestri, anche ieri in prima linea, a dimostrazione della sensibilità nei confronti della misura Opzione Donna.
Nel documento pubblicato sul sito, si legge come l'esecutivo attualmente al governo non abbia rispettato gli obblighi previsti dalla legge, sottolineando come la mancata presentazione dei dati del contatore renda impossibile a Camera e Senato di adottare un provvedimento legislativo di proroga. Quanto cioè chiedono, alla fine, le lavoratrici.
Sia Civati che Maestri hanno inoltre assunto l'impegno di chiedere alla Presidente della Camera Laura Boldrini di attivarsi affinché vengano rispettate le prerogative del Parlamento, tutelando in questo modo la dignità e i diritti delle lavoratrici italiane. Nella giornata di ieri, la numerosa presenza delle lavoratrici ha fatto capire, se ce ne fosse ancora bisogno, come il tema Opzione Donna sia più attuale che mai. Sullo sfondo, mai ritenute soddisfacenti, le altre misure previdenziali ipotizzate in queste ultime settimane, come ad esempio l'Ape donna, che prevede la valorizzazione dei lavori di cura.