Se l'apertura del governo al blocco dell'aspettativa di vita a 66 anni e 7 mesi rimane il tema centrale di questi giorni, non può nemmeno passare in secondo piano la critica mossa da Giuliano Poletti all'indirizzo della riforma Fornero. Intanto, le lavoratrici che richiedono la proroga di Opzione Donna proseguono la loro protesta, augurandosi che nell'incontro di lunedì 13 novembre possa essere loro data l'opportunità di essere rappresentate/ricordate dai sindacati. La prossima settimana, inoltre, il gruppo di Opzione Donna Proroga al 2018 protesterà in piazza Montecitorio contro la classe politica.

Sono attese oltre cento lavoratrici, dopo il successo dell'iniziativa promossa da Silvia Antonelli e Valter Benetello.

Fornero risponde a Poletti

In un'intervista esclusiva rilasciata ai colleghi di Termometro Politico, Elsa Fornero ha risposto a quanto dichiarato di recente da Giuliano Poletti in merito alla riforma delle Pensioni. "Intellettualmente disonesto", così l'ex ministro del Lavoro ha definito l'attuale numero uno del Ministero con sede in via Vittorio Veneto a Roma. Ospite di Bruno Vespa, Poletti aveva criticato la riforma del 2011, sottolineando "difetti gravi", fra cui il "salto secco di età" ed il tema relativo agli esodati.

La Fornero ha poi nuovamente ammesso gli errori compiuti con la sua riforma, attribuendo la colpa alla rapidità, fattore contingente, e all'inesperienza, sottolineando anche l'assenza degli "esperti politici".

"E' un fatto" - volendo utilizzare le parole dell'ex ministro - che la riforma di sei anni fa rimanga uno degli argomenti più dibattuti dalla classe politica attuale. Non è un caso, e lo ha ribadito anche la professoressa, l'avvicinarsi delle elezioni politiche, attese per la primavera del 2018 (oggi si vota in Sicilia ndr).

Critiche alla riforma Fornero sono arrivate nelle ultime ore anche da Giulio Tremonti, principale protagonista delle riforma datate al 2004 e 2010. Intervistato dal Corriere della Sera, l'ex ministro del Lavoro durante il governo Berlusconi ha parlato in termini positivi dell'aumento di 5 mesi dell'età pensionabile legato all'aspettativa di vita, introdotto con la riforma del 2010.

Secondo il senatore di Gal (Grandi autonomie e libertà), la situazione di oggi è da imputare ai "disastri" della coppia Monti - Fornero, addossando la responsabilità al cosiddetto governo tecnico che prese il posto di quello di Berlusconi nel novembre del 2011.

Sul tema dell'aspettativa di vita, il governo incontrerà nuovamente i sindacati lunedì 13 novembre, giorno in cui si proverà a chiudere l'accordo sulle categorie escluse dal rialzo dell'età pensionabile a 67 anni, a partire dal 1° gennaio 2019. Si va verso un allargamento delle "maglie", con nuovi lavori gravosi e usuranti. Considerato il numero di lavoratori eventualmente interessanti dalla misura, la spesa per le casse dello Stato sarebbe ampiamente sostenibile, quantificata in circa 100 milioni di euro.

La manifestazione per la proroga ad Opzione Donna

I tweet di Valter Benetello, le condivisioni di Silvia Antonelli, gli annunci di Giulia Molinaro e Vania Barboni. Soltanto tre giorni ci separano dall'importante manifestazione di mercoledì 8 novembre che avrà per protagoniste le lavoratrici iscritte al gruppo "Opzione Donna Proroga al 2018". La sede è piazza Montecitorio, dove oltre cento donne si riuniranno per chiedere con forza i numeri del contatore e soprattutto la proroga di Opzione Donna al prossimo anno. Sarà la mobilitazione più imponente che abbia mai riguardato la battaglia sull'estensione del regime sperimentale che consente alle lavoratrici di andare in pensione prima dei 60 anni con 35 anni di contributi. Seguono aggiornamenti.