Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 21 novembre 2017 vedono gli occhi dei lavoratori puntati sui diversi palcoscenici istituzionali nei quali si discuterà delle modifiche relative al comparto. Si comincia con l'ultimo incontro previsto tra Governo e Sindacati, nel quale verranno forniti i dettagli tecnici sulle proposte risalenti allo scorso sabato mattina. La posizione dei sindacati appare divisa e l'appuntamento di oggi sarà fondamentale per comprendere in che modo si proseguirà, mentre sullo sfondo resta la possibilità di una nuova grande mobilitazione da parte della Cgil.

Nel frattempo prosegue il lavoro della Commissione bilancio al Senato, visto che proprio oggi inizieranno le votazioni sugli emendamenti. Anche in questo caso si andranno quindi a toccare le proposte d'intervento riguardanti il settore previdenziale. Cerchiamo quindi di chiarire meglio la situazione facendo il punto assieme ai lettori nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Sulle pensioni oggi c'è l'incontro definitivo tra Governo e Sindacati

Dopo un susseguirsi di incontri caratterizzati anche da scambi molto accesi tra Governo e Sindacati si terrà nella giornata di oggi l'ultimo appuntamento di confronto, durante il quale i tecnici dell'esecutivo forniranno gli approfondimenti e i dettagli riguardanti le ipotesi di ampliamento delle salvaguardie.

Palazzo Chigi prova ad ampliare il pacchetto di proposte sulle pensioni con l'estensione dello stop all'aspettativa di vita per 15 categorie di lavori gravosi anche per la pensione di anzianità / anticipata, oltre che per quella di vecchiaia, mentre per l'APE sociale si punta a prorogare l'opzione anche nel 2019. I sindacati finora hanno però risposto in ordine sparso, mentre non è certo che sarà ritrovato il consenso comune che finora ha contraddistinto la piattaforma unitaria.

Il Premier Paolo Gentiloni ha parlato di un pacchetto di misure rilevante, chiedendo alle parti sociali di sostenere l'iniziativa e garantendo al contempo sostegno durante la discussione parlamentare.

La piattaforma unitaria verso posizioni separate, ma la Cgil è pessimista

Tra le tre sigle sindacali che compongono la piattaforma unitaria, la posizione più critica appare quella della Cgil.

Il sindacato prepara la mobilitazione e avvisa che non sosterrà le proposte del Governo a meno che non saranno attuati cambiamenti. Dalla Uil si cerca invece una mediazione, attraverso il tentativo di fare ulteriori passi avanti rispetto a quanto reso disponibile fino ad ora, mentre la Cisl afferma che sarebbe sbagliato non cogliere i risultati ottenuti finora attraverso l'azione sindacale. Sul confronto bisognerà comunque arrivare ad una conclusione, visto che l'iter di verifica della legge di bilancio in Parlamento prosegue ed i tempi stringono. "Il confronto durante l'anno è stato faticosissimo" ricorda la Segretaria Generale della Cgil Susanna Camusso. "Sono emerse alcune proposte che sono poi scomparse nel nulla.

Il presidente del Consiglio è intervenuto inventando un'altra fase emergenziale. Donne e giovani sono scomparse, la regolarità del sistema pure: una delle nostre preoccupazioni è che non ce la facciamo a cambiare questo sistema" ha quindi concluso la sindacalista, esprimendo il proprio pessimismo.

In Commissione bilancio al Senato parte il voto sugli emendamenti

Mentre il confronto tra Governo e Sindacati si avvia alla propria naturale conclusione, in Senato parte il voto su circa 700 emendamenti segnalati dai gruppi alla Manovra. Tra questi, vi sono anche quelli relativi al comparto previdenziale, tra cui la proroga al 2019 dell'APE sociale e le altre modifiche ai meccanismi di pensionamento.

Si tratta quindi di un passaggio fondamentale e che vede spostare la discussione da Palazzo Chigi alle aule parlamentari.

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