Nonostante scontri e polemiche che nelle ultime ore hanno caratterizzato il dibattito politico e sindacale sulla fase due della riforma Pensioni, l'esecutivo e le parti sociali continuano a puntare sulla sottoscrizione di un'intesa generale sulla previdenza così come è avvenuto con la fase uno. L'auspicio del Governo Gentiloni e che si possa raggiungere un accordo con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente rappresentate da Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Oggi si è svolto un nuovo incontro tecnico tra l'esecutivo e le parti sociali in attesa della riunione politica del 13 novembre alla quale parteciperà personalmente, secondo quanto annunciato da Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Pensioni, incontro tecnico tra esecutivo e parti sociali
"Mi auguro - ha detto oggi il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti - che si trovi un accordo con i sindacati". In questi mesi governo e sindacati hanno discusso fin troppo sulla previdenza ma ancora un'intesa non è stata trovata. Ma gli spiragli non vengono chiusi. Come dire, la speranza è l'ultima a morire. "C'è un confronto in piedi - ha detto il ministro del Lavoro - e anche oggi c'è stato un momento di discussione". La discussione è dunque rinviata a lunedì 13 novembre quando a Palazzo Chigi è in programma l'incontro tra il premier Gentiloni e i leader dei sindacati. Poletti è ottimista. "Credo che quando si attiva un confronto - ha detto a margine del'incontro di oggi con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil - sia sempre un elemento positivo perché consente a ognuno - ha sottolineato l'esponente del governo - di mettere in campo le proprie considerazioni".
Riunione politica in programma lunedì 13 novembre
Ancora non è chiaro quali effettivamente saranno le proposte che il governo sarebbe pronto a sostenere, diversi gli emendamenti alla legge di Bilancio 2018 già presentati al Senato della Repubblica, tra i quali quelli per la proroga o la stabilizzazione di Opzione donna e l'estensione della formula Quota 41 per il pensionamento di tutti i lavoratori precoci e non solo di una parte.
Per Opzione donna e Quota 41 ieri si è svolta una nuova manifestazione davanti a Montecitorio che ha visto il sostegno di diversi parlamentari sia di sinistra che di destra, da Pippo Civati a Walter Rizzetto. "Credo che dal punto in cui siamo partiti ad oggi - ha detto il ministro del Lavoro al termine dell'incontro di oggi con i sindacati - siano stati introdotti elementi positivi di novità". Ma ancora, evidentemente, è poco.