L'INPS ha pubblicato sul proprio sito istituzionale la deliberazione n. 163, atto formale con la quale ufficializza il concorso pubblico finalizzato all'assunzione di 365 funzionari su tutto il territorio nazionale. Il bando in questione riguarda la ricerca di personale che andrà ad occupare, all'interno dell'ente previdenziale, la posizione di "analista di processo-consulente professionale, area C, posizione economica C1".

Requisiti per accedere al concorso: laurea e certificazione di conoscenza della lingua inglese

Molto stringenti sono i requisiti previsti dalla determinazione Inps per l'accesso al concorso.

I soggetti che desiderano presentare domanda devono rispettare tutte le condizioni previste dall'articolo 2 della stessa, cioè:

  • cittadinanza italiana o UE;
  • nessuna interdizione dai pubblici uffici e assenza di dispense, licenziamenti e destituzioni nell'ambito di rapporti di lavoro con la Pubblica Amministrazione;
  • nessuna condanna penale ed assenza di carichi pendenti;
  • laurea magistrale o specialistica in una delle seguenti discipline: scienze dell'economia (LM-56 o 64/S), scienze economico aziendali (LM-77 o 84/S), ingegneria gestionale (LM-31 o 34/S), scienze dell'amministrazione (LM-63 o 71/S), giurisprudenza (LMG-01 o 22/S), teorie e tecniche della normazione e dell'informazione giuridica (102/S); sono ammessi i diploma di laurea (DL) del vecchio ordinamento in una delle discipline appena elencate;
  • certificazione, in corso di validità, attestante la conoscenza della lingua inglese almeno a livello B2 rilasciata ad un ente certificatore rientrante tra quelli previsti dal decreto MIUR (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) n. 118 del 28 febbraio 2017 (l'atto in questione è reperibile sul sito http://www.miur.gov.it nella sezione "atti e normativa").

Proprio gli ultimi due requisiti hanno scatenato un'accesa discussione sul web e non solo.

Motivi del dibattito sono l'esclusione a priori delle lauree triennali da quelle considerate idonee per l'accesso al concorso pubblico e la richiesta di una certificazione d'inglese che, a fronte anche del suo potenziale costo, esclude dal novero dei potenziali candidati coloro che non si possono permettere tale spesa, fattori che andrebbero a ledere il principio di eguaglianza sancito dall'art.

3 della Costituzione.

Prove previste, valutazione dei titoli e modalità d'iscrizione

Per quanto riguarda il concorso, sono previste due prove scritte ed una orale:

  • la prima prova scritta consisterà in un quiz con domande di a risposta multipla di carattere psicoattitudinale, logica, cultura generale, competenze linguistiche ed informatiche; la stessa, valutata in trentesimi, dovrà essere superata con un punteggio di almeno 21/30 a pena di esclusione.
  • la seconda prova avrà ad oggetto una serie di quesiti a risposta multipla e sarà mirata a testare le competenze tecnico-professionali dei candidati su argomenti come contabilità e diritto; come la prova precedente, per essere ammessi alla fase successiva (prova orale) si deve raggiungere un punteggio di almeno 21/30.
  • la prova orale verterà infine su tutti gli argomenti oggetto delle precedenti prove scritte.

L'articolo 8 della deliberazione prevede inoltre che i candidati ricevano dei punti extra in base ai titoli presentati in sede di richiesta di ammissione.

Le domande d'ammissione al concorso dovranno essere presentate telematicamente sul sito dell'INPS entro le ore 16 del 31° giorno decorrente dal giorno successivo a quello di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del bando.