Ricomincia domani, lunedì 6 novembre, la discussione tra l'esecutivo e le organizzazioni sindacali al tavolo di confronto sulla riforma Pensioni fase 2. Sarà il consulente economico della presidenza del Consiglio, Marco Leonardi, a presiedere l'incontro tecnico che si svolgerà a Palazzo Chigi. In rappresentanza dei sindacati Cgil, Cisl e Uil prenderanno parte all'incontro i segretari confederali e non i segretari generali che invece parteciperanno alla riunione politica prevista per lunedì 13 novembre.

Pensioni, esecutivo e parti sociali alla ricerca di un'intesa difficile da trovare

Il premier Paolo Gentiloni e il ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, durante l'incontro di giovedì scorso con i sindacati a Palazzo Chigi, hanno assunto l'impegno di selezionare alcune categorie di lavoratori impegnati in lavori gravosi da lasciare fuori dal sistema di adeguamento automatico del trattamento pensionistico in base alla speranza di vita rilevata dall'Istat, meccanismo previsto dalla legge Fornero, confermato dal Governo Gentiloni, che porterà nel 2019 a 67 anni l'età per l'accesso al pensionamento. Si comincia, come riporta l'Agi, dalle varie mansioni gravose già individuate nelle norme per l'Anticipo pensionistico sociale introdotto dal Governo Renzi con la fase 1 della riforma pensioni ora in via di attuazione da parte del Governo Gentiloni.

Dunque lavoratori edili, addetti alla manutenzione, operai dell'industria estrattiva. Poi: conciatori di pelle e pellicce; autisti di mezzi pesanti; conducenti di gru o di mezzi per la perforazione nelle costruzioni. E ancora: conducenti di treni e personale viaggiante; infermieri ed ostetriche ospedaliere; addetti all'assistenza di persone non autosufficienti; educatori di asili nido.

Inoltre: docenti della scuola dell'infanzia; addetti allo spostamento merci; facchini; operatori ecologici; addetti ai servizi di pulizia.

Si lavora per evitare l'aumento dell'età pensionabile a chi svolge lavori gravosi

Potrebbe ammontare a quasi quindicimila persone, come emerge da diversi calcoli, la platea dei beneficiari.

Ma in queste ore, in vista dell'incontro di domani, si sta lavorando per allargare la platea con l'aggiunta di altre categorie di lavoratori impegnati in mansioni gravosi per i quali scongiurare l'aumento dell'età pensionabile. Sono diverse le ipotesi allo studio del governo che sta cercando di evitare l'adeguamento Istat agli operai delle industrie e in particolare a quelli impegnati nell'industria chimica e metalmeccanici. Tra le ipotesi anche i lavoratori agricoli e i marittimi (sia i pescatori a bordo di pescherecci sia i marittimi che trasportano navi con personal viaggiante). Si tratta di due categorie di lavoratori che le organizzazioni sindacali, l'anno scorso, avevano chiesto di introdurre nelle normativa sull'Anticipo pensionistico sociale.