Continua a far par parlare molto la questione legata alla riforma Pensioni 2017, soprattutto in merito al discorso piuttosto complesso dell'incremento dell'età pensionabile causato dal meccanismo automatico dell'aspettativa di vita che, dal 2019 in poi, dovrebbe portare all'uscita dal mondo del lavoro a 67 anni. Dopo avervi parlato di quelle undici categorie che potrebbero evitare tutto ciò, Cesare Damiano è tornato a parlare e a lanciare dichiarazioni piuttosto chiare proprio a riguardo.
Cesare Damiano tuona sulla riforma pensioni: 'Bisogna finirla con la favola della speranza di vita che aumenta all'infinito'
Secondo quanto dichiarato dall'ex ministro del Lavoro sarebbe meglio rinviare la decisione al 2018 se non si dovessero trovare accordi sulle platee da esentare da questo incremento dell'età pensionabile. Stando a quanto affermato da Damiano, infatti, il Governo avrebbe fatto un'interessante apertura proprio sulla riforma pensioni, ma il tutto non è ancora sufficiente, anche perché i temi da affrontare sono principalmente due quanto si trata l'argomento dell'età pensionabile: la revisione del metodo di calcolo e l'allargamento delle platee coinvolte. Questo perché per Damiano l'aspettativa di vita non può crescere all'infinito.
Riforma pensioni: rinviare tutto al giugno 2018?
Continuando il suo discorso, dopo aver dichiarato di essere pronto a fare battaglia, Cesare Damiano ha affermato che l'Istat ha dichiarato la presenza di oltre 28.000 morti in più rispetto all'anno 2016 e che si tratta dei numeri peggiori di sempre. L'età pensionabile, quindi, e il meccanismo che ne ha sancito l'incremento non sono veritieri perché non prendono in considerazione il calo che si è verificato nel 2015.
Per quanto riguarda le categorie da inserire nell'esenzione non sarebbero sufficienti le undici dell'APe social, perché l'accesso va reso più agevole, altrimenti sarebbe meglio rinviare la decisione in merito all'innalzamento dell'età pensionabile almeno al prossimo giugno. A questo punto non ci resta che attendere ulteriori novità a riguardo, speranzosi in un'evoluzione della situazione in positivo per i lavoratori.
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