Riforma Pensioni fase 2, prosegue il confronto tra l'esecutivo presieduto dal premier Paolo Gentiloni e le parti sociali rappresentate da Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, rispettivamente segretari di Cgil, Cisl e Uil. Lunedì prossimo, 6 novembre, riprende la trattativa fra le parti. Le organizzazioni sindacale proveranno in extremis ad evitare l'aumento dei requisiti anagrafici per l'accesso al trattamento previdenziale. Cercheranno il modo per scongiurare, dunque, che l'età pensionabile arrivi a quota 67 nel 2019 così come previsto dalla legge Fornero per l'adeguamento automatico alla speranza di vita rilevata dall'Istat, attualmente l'età per la pensione di anzianità è 66 anni e sette mesi.

Pensioni in Europa: in Italia in media si va in pensione 4 anni dopo

Nel nostro Paese, in media, si accede al trattamento previdenziale quattro anni più tardi rispetto agli altri paesi dell'Unione europea. Ecco alcuni esempi. Adesso in Francia si accede al pensionamento a 60 anni che saliranno a 62 anni per i lavoratori nati dal 1955 in su. Mentre in Germania è fissata a 65 anni l'età pensionabile, l'arrivo a 67 anni è previsto nel 2030, quindi undici anni dopo rispetto all'Italia. Il 6 novembre prossimo il vertice tra governo e sindacati sarà di carattere tecnico e preparerà il percorso all'incontro di carattere politico già fissato per il 13 novembre prossimo. Ma l'aria che tira sulla vertenza che riguarda la questione previdenziale e che quindi tocca ferite ancora aperte in Italia dopo il varo della legge Fornero, a partire dal fatto che gli ultrasessantenni non riescono ad andare in pensione, si potrà grosso modo comprendere già lunedì prossimo.

Scontro tra governo e sindacati sull'aumento dell'età pensionabile

Lo scontro, in particolare, è soprattutto sull'aumento dell'età pensionabile in base alla speranza di vita calcolata dall'Istituto nazionale di statistica. Le parti sociali propongono modifiche al meccanismo di calcolo che prevede l'innalzamento dei requisiti anagrafici per l'accesso al trattamento pensionistico in base all'aspettativa di vita ma non prevede la riduzione in caso di abbassamento della stessa.

Una proposta sulla quale ha aperto il ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Paodoan, ma tenendo ferma la barra sulla "sostenibilità del sistema - ha detto i titolare del Mef secondo quanto riporta l'Ansa - che è un pilastro fondamentale - ha sottolineato - della sostenibilità finanziaria". I sindacati incalzano il Governo Gentiloni sostenendo che le risorse finanziare per bloccare l'aumento dell'età pensionabile si possono trovare senza tanti problemi. "I soldi ci sono", ha detto il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. "Sulle pensioni - ha aggiunto il dirigente sindacale - lo Stato sta continuando a fare cassa".